Settore delle pulizie negli uffici pubblici, è crisi
Diverse le agitazioni in atto. Questa mattina presidio del sindacato Alcobas Cubdavanti al tribunale di Busto Arsizio. Le lavoratrici non percepiscono l'intero stipendkio da mesi mentre nelle scuole materne l'azienda non riprende a lavorare
Difficoltà nel mondo delle cooperative e delle società che si occupano delle pulizie negli uffici pubblici a Busto Arsizio. Questa mattina, davanti al tribunale di Busto Arsizio, hanno protestato attraverso lo strumento dell’assemblea permanente, le lavoratrici che si occupano della pulizia delle aule e degli uffici assunte dalla cooperativa Trial di Napoli che non sta pagando completamente gli stipendi, già non molto alti. Eugenio Busellato, sindacalista di Alcobas Cub, sta cercando di evitare che le dipendenti si ritrovino nella stessa situazione in cui erano incappate con la precedente società, quando il comune di Busto ha dovuto mandare via la cooperativa e riformulare la gara di appalto: «Purtroppo questo settore non è abbastanza tutelato e le stesse amministrazioni utilizzano il metodo del massimo ribasso nell’affidamento degli appalti – spiega il sindacalista – quindi non ci si stupisce se poi le cose non funzionano». Riguardo al fatto che queste cooperative non sono mai della zona, anzi spesso del sud Italia, Busellato ha la sua idea: «Sarebbe molto meglio che la scelta venisse effettuata tra le società del territorio, sulle quali si può esercitare sicuramente un miglior controllo – spiega – anche se non è detto che se una ditta viene dal sud debba per forza creare problemi». Il sindacato, intanto, continuerà a chiedere risposte all’azienda che per il momento non risponde.
Al loro fianco una delegazione delle colleghe che si occupano delle scuole materne pubbliche della città che sono a casa con permesso retribuito dalla Iozzi e Sanesi, ditta subappaltatrice del consorzio Cne (Gruppo Gorla) detentore dell’appalto assegnato dall’ufficio scolastico regionale. Da qualche mese si è aperto un contenzioso tra azienda e consorzio sui soldi che la casa madre avrebbe dovuto versare alla subappaltatrice, circa 970 mila euro. Il sindacato cub cha già chiesto un tavolo di concertazione col prefetto, la Cne, Iozzi e Sanesi e l’ufficio regionale ma c’è titubanza perchè doveva essere proprio l’ente regionale scolastico a pretendere i pagamenti. Problemi, infine, si stanno verificando con la cooperativa Gareri che si occupa della pulizia delle Poste di Busto Arsizio e dintorni. Anche qui le dipendenti sono in agitazione a causa del mancato pagamento degli stipendi.
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