Un asilo per i bimbi giapponesi grazie al cuore dei varesini
Il comune di Besano, gemellato con uno dei centri maggiormente colpiti dallo tsunami, ha deciso di dare vita ad una raccolta fondi per realizzare un asilo. L'iniziativa nata con in collaborazione col Centro di Cultura giapponese di Milano
I venti di guerra che spirano all’uscio di casa hanno spazzato via nelle ultime settimane il dramma che ha tenuto un mese fa il mondo col fiato sospeso. Il Giappone sta oggi nelle pagine interne dei giornali, e il rischio nucleare passato a “Livello7” – come Chernobyl – lascia spazio al processo breve e a Gheddafi. Ma c’è un gruppo di persone che lavora in nome dell’amicizia di due paesi: uno si trova nella “nostra” Besano, l’altro è Minami Sanriku, centro gemellato col piccolo comune della Valceresio, che non esiste più. La città giapponese si trova nella provincia di Miyagi ed è stata completamente spazzata via dallo tsunami dello scorso 11 marzo. «Qualche sera fa – racconta il portavoce di un gruppo di besanesi che ha deciso di dare seguito alla voglia di aiutare i loro “gemelli” giapponesi – siamo intervenuti ad una riunione con l’amministrazione comunale per definire una linea di azione che coinvolga le associazioni culturali del paese al fine di raccogliere fondi per aiutare gli abitanti (in particolare i bambini) della zona più colpita, nostra gemellata».
La raccolta fondi viene realizzata in abbinamento con il “Centro di cultura giapponese” di Milano a cui giungeranno i fondi raccolti.
«Abbiamo escluso di inviare denaro nel grosso calderone di altre organizzazioni e siamo riusciti a destinare le donazioni per la costruzione di un asilo proprio nella zona a noi gemellata (MinamiSanriku – Ex Utatsu). A questo punto dobbiamo tentare una ampia sensibilizzazione nelle nostre zone del Varesotto per poter raggiungere una buona raccolta. Stiamo coinvolgendo i paesi limitrofi della valle, la comunità montana e le varie associazioni.
Abbiamo anche aperto un conto espressamente dedicato all’iniziativa presso la Banca Popolare di Sondrio Agenzia di Porto Ceresio».
La costruzione dell’asilo prevede un costo di circa 1 milione di euro e il progetto è disponibile nel sito del centro di cultura giapponese di Milano, dove sono pure pubblicate le coordinate bancarie per dare seguito all’iniziativa.
La storia del gemellaggio tra Besano e "Utatsu", oggi parte della cittadina di Minamisanriku era già stata trattata da Varesenews per via dell’apprensione di alcuni cittadini di Besano: dopo il sisma non riuscirono più a mettersi in contatto con alcuni conoscenti del paese gemellato in Giappone. In seguito ad una serie di ricerche, su cui si è mosso anche il Centro di cultura giapponese di Milano risulta assai probabile che due delle tre persone cercate siano morte: i loro nomi sono stati rintracciati sull’elenco delle persone decedute per via dello tsunami e registrati dalle autorità giapponesi. Tuttavia i nominativi delle persone cercate dai cittadini di Besano sono molto comuni tra i giapponesi che vivono in quella parte dell’isola, così da lasciare ancora aperta l’ipotesi di un caso di omonimia.
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