Varese ricorda Jurij Gagarin: cinquanta anni di uomini nello spazio
Importante convegno Società Astronomica “G. V. Schiaparelli” e di Ksarsi in programma martedì 12 aprile all'Università dell’Insubria
Per alcuni è un mito ed un ricordo indelebile, per altri un affascinante storia letta sui libri. Il 12 aprile 1961 partì, quasi in sordina, dalla base di Bajkonur, a 200 chilometri dal lago d’Aral, allora facente parte della Unione delle Repubbliche Sovietiche (URSS) ed oggi repubblica dell’Azerbaigian, Yurij Gagarin, il primo essere umano a volare nello spazio ed a completare un’orbita intorno alla terra.
Tutto il mondo fu scosso da quell’evento straordinario che aprì le porte dello spazio all’Uomo, appena tre anni e mezzo dopo il lancio dello Sputnik.
Il primo cosmonauta tornato a terra riassumerà la sua esperienza con parole profetiche: “girando intorno alla terra nella mia navicella spaziale mi sono meravigliato della bellezza del nostro pianeta. Popoli del mondo, preserviamo e miglioriamo questa bellezza, non distruggiamola”
In occasione del cinquantesimo anniversario la Società Astronomica “G. V. Schiaparelli” ne celebra l’anniversario con un importante convegno, che si terrà martedì prossimo, 12 aprile, a partire dalle ore 10 presso l’aula Magna dell’Università dell’Insubria di Via Ravasi a Varese.
Vi è un forte legame infatti tra la “Società Astronomica Dilettanti Varese”, come allora si chiamava la Schiaparelli, ed il volo di Gagarin. Grande eco hanno avuto infatti le prime imprese spaziali anche a Varese, dove un uomo tenace e lungimirante, Salvatore Furia, aveva appena fondato una piccola associazione che si prefiggeva di divulgare le scienze del cielo e della terra, con il sogno di costruire un osservatorio astronomico ed una cittadella di scienze della natura in cima al Campo dei Fiori.
Il Convegno, organizzato in collaborazione con la associazione Italia Russia e da Ksarsi, Consiglio di coordinamento delle comunità russe in Italia, nel quadro delle iniziative dell’anno dell’amicizia Italia – Russia e delle celebrazioni mondiali della “Notte di Gagarin”, comprenderà interessanti relazioni di illustri oratori, quali il Prof. Giovanni Bignami, presidente del CoSpaR, Comitato internazionale per la Ricerca Spaziale, e docenti del Politecnico di Milano.
Ma l’attenzione del pubblico sarà certamente rivolta al cosmonauta russo Yurij Usachev, che è stata possibile grazie al patrocinio della Agenzia Spaziale Russa (Roskosmos).
Usachev ha volato per ben quattro volte nello spazio, sia con capsule Sojuz e nella stazione orbitante MIR che con lo Shuttle e nella Stazione Spaziale Internazionale, per un totale di 670 giorni nello spazio, con ben 6 uscite nello spazio.
A coronamento del convegno saranno anche proiettati filmati e materiale fotografico originale dell’epoca e moderno, che aiuteranno a ripercorrere il cammino dell’uomo nel cosmo.
L’appuntamento, aperto a tutti, è dedicato in particolare ai giovani ed alle scuole.
Il presente ed il futuro dell’uomo nello spazio è infatti un sogno che dura ancora, che vede uomini e donne impegnati in attività di studio e di ricerca, con professionalità ed occasioni lavorative importanti in una “provincia con le ali” quale è Varese.
Proprio la sensibilità di una importante azienda di origine varesina, Agusta Westland, ha reso infatti possibile organizzare questo evento.
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