Vietato non toccare. Apre il Museo Tattile Varese
Villa Baragiola sarà la sede di uno spazio unico in Europa per vedere con le mani

Un impresa storica che «nasce dalla convinzione che la conoscenza tattile ha una funzione conoscitiva anche per i vedenti, perché migliora l’apprendimento – spiega Livia Cornaggia dell’Associazione – In corso d’opera ci siamo accorti che la semplificazione necessaria alla realizzazione dei modelli poteva essere utile a tutti per una fruizione dell’oggetto a 360 gradi».
Come è nata l’idea?
«Ho sempre creduto nel valore informativo dei modelli di architettura, e, come spesso accade, le coincidenze giocano un ruolo molto importante. In un mio viaggio a Barcellona da turista ho visto che di fronte a un palazzo di Gaudì una facciatina tattile permetteva anche ai non vedenti di godere della bellezza di quel luogo. Tornando a Varese ho parlato di questa esperienza con Angela Mazzetti, presidente dell’Unione Italiana ciechi sezione di Varese e mia insegnante al Liceo, un po’ per incoscienza e per sfida è nata l’idea di creare anche a Varese un luogo dedicato alla scoperta del mondo per i non vedenti».

«Non aveva senso ripetere un discorso legato alla scultura, per questo si è deciso di dedicare l’attenzione a sezioni che approfondissero i particolari architettonici, mulini e vie d’acqua, il paesaggio naturale, planimetria dei centri storici. Nel Museo di Varese sarà possibile conoscere come è fatto un mulino, un albero o una rotonda».
Quali attività sono in programma?
«Il Museo ha una piccola libreria consultabile dai non vedenti, frutto del progetto pilota “quarta di copertina” che abbiamo realizzato in collaborazione con la Libreria del Corso di Varese per sei mesi. Molti ipovedenti comprano libri che leggono attraverso lo scanner lettore, ma non hanno modo di leggere le quarte di copertina come noi. Il nostro progetto ha realizzato in brail le quarte di copertina dei libri in uscita nel mese, così da poter rendere fruibile la libreria anche a chi non vede. Una sezione è dedicata a Librivivi. Inoltre sono in programma dei laboratori dove sarà affrontato il ruolo dei sensi».
Quanti sono i non vedenti in provincia e in Italia?
«È molto difficile da quantificare. Le cifre che si hanno sono quelle degli iscritti all’Unione Italiana, ma sono in realtà numeri in difetto. Esiste poi la fascia degli ipovedenti, che non hanno le agevolazioni dei non vedenti ma che in alcuni casi hanno una situazione davvero invalidante»
Quali sono le prospettive?
«Innanzitutto speriamo che il progetto trovi qualcuno disposto ad investire dei soldi. Fino ad ora tutto il lavoro è stato sostenuto dall’Associazione e da alcuni sponsor tecnici, ma lo sviluppo del progetto ha bisogno di soggetti sostenitori. Per esempio abbiamo ottenuto dalla Soprintendeza di Pompei l’autorizzazione a realizzare un modello degli scavi. Ma questo ovviamente ha un costo non indifferente».
Il Museo Tattile è stato reso possibile alla collaborazione con il Comune di Varese che ha messo a disposizione gli spazi di Villa Baragiola, il sostegno dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti sezione di Varese, il patrocinio della Provincia di Varese e Regione Lombardia.
L’inaugurazione del Museo è prevista sabato 16 aprile alle ore 18.00.
Museo Tattile Varese
Villa Baragiola
Via Caracciolo 46, Varese
Orari: da martedì a venerdì 14.30-18.30, sabato e domenica 10.30-12.30/14.30-18.30
Per informazioni 0332.737545/329.9513001
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