Vinitaly, la vite che fa girare il mondo
Scatta giovedì 7 aprile la 45° edizione della kermesse dedicata all’enologia: c’è una bottiglia speciale per l’Unità d’Italia, ma la vocazione è sempre più internazionale
Altro che il cenone di Capodanno, l’inizio delle ferie estive o la finale di Champions League: per gli appassionati di vino non c’è gara, i giorni più attesi dell’anno sono quelli della seconda settimana di aprile, quando la fiera di Verona ospita il Vinitaly, la più grande manifestazione enologica a livello mondiale. Anche quest’anno, ed è il quarantacinquesimo, l’appuntamento si rinnova da giovedì 7 a lunedì 11 aprile: cinque giorni ad alta… gradazione per scoprire il nettare di cui amiamo riempire i nostri bicchieri. Le aspettative per la nuova edizione sono davvero alle stelle, attizzate anche dalle molte anteprime: fra queste spicca sicuramente "Una", la bottiglia speciale per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Gli esperti di Assoenologi e gli assessori delle 20 regioni d’Italia hanno tirato fuori dal cilindro per l’occasione un vino rosso e un vino bianco, ciascuno risultante dal mix di uve di 20 diversi vitigni, uno per regione: operazione magari discutibile dal punto di vista del gusto, ma simbolicamente ineccepibile. Chissà se piaceranno al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (nella foto), che si è visto consegnare due esemplari delle pregiate bottiglie (a tiratura limitata e fuori commercio) lo scorso 28 marzo a New York. Fatto sta che paradossalmente, malgrado questa esplosione di "italianità", mai come quest’anno il Vinitaly volge lo sguardo all’estero: un po’ perché il mercato nazionale è piuttosto stagnante mentre quello estero vola (le esportazioni sono cresciute del 14% nell’ultimo anno), un po’ perché la fiera stessa, grazie all’iniziativa Vinitaly Tour, ha riscosso grande successo tra USA, Cina e Giappone, e presto verrà riproposta anche in altri paesi. Il risultato è che si prevede una partecipazione di operatori stranieri in grande crescita – già l’anno scorso solo il 60% veniva dall’Europa – anche se tutti i numeri sono da record: più di 92.000 mq di superficie espositiva e oltre 4000 espositori, mentre i visitatori dovrebbero sfondare il tetto dei 155.000 (oltre il 30% dall’estero). La Lombardia parteciperà con 230 aziende, in aumento rispetto al 2010, e altre 30 saranno impegnate nelle manifestazioni “gemelle” SOL (olio), Agrifood Club (agroalimentare) ed Enolitech (accessori per il vino, dai cavatappi alle macchine industriali).

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