Il paese dà l’ultimo saluto a Franca Camboni
Celebrate le esequie della donna morta nell'incidente stradale di domenica scorsa. Era la sorella di Mario Carboni, che aveva ucciso la figlia la sera di Pasqua
C’era anche una inaspettata stupenda giornata di sole ad accogliere, per il suo ultimo viaggio in terra, Franca Camboni. Uno spiraglio di sereno, venerdì 13 maggio alle 15, ha così accompagnato il funerale della donna, morta domenica scorsa in un tragico incidente sulla A26 insieme a sua sorella.
E sarà forse proprio il ricordo di quel sole, più ancora delle parole del parroco che ha celebrato il rito funebre, a dare prima o poi qualche speranza alla famiglia: che con quell’immagine può fare memoria del fatto che anche nei momenti più dolorosi, quelli dai quali sembra non si riesca ad avere scampo, c’è già il germe di un futuro migliore, anche se sembra impossibile.
Una serenità che ora sembra impossibile alla figlia Elisabetta, che ha subito come la madre quell’incidente a Castelletto Ticino, perdipiù da guidatrice, ed è sopravvissuta a lei e a sua zia.
Betty, così la chiamano gli amici, era in prima fila al funerale di sua madre: e il collare era il segno più evidente della sua sofferenza. Ma molto di più sicuramente, nello sguardo protetto dagli occhiali scuri pesano gli effetti immateriali della doppia tragedia che la sua famiglia ha subito: Franca Camboni e sua sorella Lucia erano infatti le sorelle di quel Mario Camboni che la sera di Pasqua uccise a Gavirate la figlia, e ferì gravemente il figlio, in un presumibile accesso d’ira. E Lucia, che abitava in Sardegna, era venuta nel varesotto proprio per stare accanto qualche giorno alla sorella, dopo quella tragedia.
Quanto può una vita di una famiglia cambiare, in una sola settimana? tantissimo: dopo questa seconda tragedia i Camboni, piegati dalla sofferenza,ormai lo possono dire. Ma quel paese intero accorso a riempire la chiesa per stare accanto ai famigliari, le parole di speranza del prete e persino quel bellissimo sole raccontano che non è tutto buio, il loro futuro. E anche le indicibili sofferenze di Cristo in croce, come è stato ricordato nella celebrazione, vengono riscattate dalla Risurrezione.
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