“Non vogliamo altri morti, sistemate quella ciclabile”
La richiesta dell’associazione famigliari Vittime per una strada che non c’è, che ha contribuito a far raccogliere 1.500 firme per sistemare la pista ciclabile sulla Varesina, al confine con Castiglione
Una pista ciclabile che finisce in niente, su una rotonda che diventa pericolosissima per ciclisti e pedoni. È la segnalazione che fanno al comune di Venegono Inferiore un gruppo di cittadini che ha raccolto oltre 1.500 firme per chiedere la sistemazione della pista ciclabile sulla Varesina, al confine con Castiglione Olona, nella zona di Somadeo. Su quel tratto di strada pista ciclabile finisce infatti in niente, con i ciclisti e i pedoni che, per proseguire, devono attraversare come possibile la grossa rotonda.
La raccolta firme da parte dei cittadini è stata portata avanti con il supporto dell’associazione Famigliari vittime per una strada che non c’è. «Ci sono comuni che ci ascoltano – ha spiegato Ernesto Restelli nella sala consigliare del comune di Vengono Inferiore dove ha incontrato alcuni firmatari della petizione -. A Tradate, ad esempio ci hanno ascoltato e sono state realizzate otto rotonde in pochi anni. A Vengono, invece, abbiamo iniziato qualche mese fa. Abbiamo fatto raccomandate al sindaco, ma lui non ci ha mai risposto. Ha solo preferito rilasciare dichiarazioni ai giornali»
Nella riunione di venerdì mattina, molte persone hanno segnalato diverse situazioni che reputano pericolose dal punto di vista viabilistico, ma Restelli ha cercato di indirizzare la discussione. «Sappiamo che i problemi sono tanti, ma andiamo con ordine – ha detto -. Ora abbiamo in mano questa petizione con 1.500 firme. Cerchiamo di avere le risposte su questa strada pericolosa dove ci sono già stati dei morti in passato».
Sul problema della pista ciclabile Restelli spiega che «risponderanno che la competenza è della Provincia. È vero ma il sindaco è competente sul territorio in materia di sicurezza, questo secondo il testo unico degli enti locali. Come responsabile sicurezza deve prendere la macchina, andare in Provincia e pretendere una sistemazione della strada. A noi non interessa la politica ma la sicurezza, non ce la prendiamo coi partiti ma con le amministrazioni che non fanno nulla. Quella strada deve essere messa in sicurezza».
Sul problema della pista ciclabile Restelli spiega che «risponderanno che la competenza è della Provincia. È vero ma il sindaco è competente sul territorio in materia di sicurezza, questo secondo il testo unico degli enti locali. Come responsabile sicurezza deve prendere la macchina, andare in Provincia e pretendere una sistemazione della strada. A noi non interessa la politica ma la sicurezza, non ce la prendiamo coi partiti ma con le amministrazioni che non fanno nulla. Quella strada deve essere messa in sicurezza».
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