Ai fratelli Babini Cattaneo la Martinella del Broletto
L'onorificienza varesina verrà conferita il 20 luglio, per la donazione di Villa Torelli Mylius al comune di Varese
La Martinella del Broletto, la massima onorificenza della città di Varese, sarà conferita ad Achille e Roberto Babini Cattaneo per la donazione di Villa Torelli Mylius al comune di Varese. Lo ha deciso la giunta comunale nell’ultima seduta.
La cerimonia si svolgerà mercoledì 20 luglio alle 18.30 nel Salone Estense: il sindaco consegnerà ai due fratelli le targhe con la motivazione e le spille da giacca, in oro con l’antico sigillo del Comune.
«La donazione ha significato molto per Varese – spiega il sindaco Attilio Fontana – il parco è aperto al pubblico e frequentato, la villa sarà sede della Fondazione Gualtiero Marchesi. Il ringraziamento è dunque per la bellezza “condivisa” che è diventata un dono prezioso per tutti noi. Ma è anche, e su questo tema ci tengo molto, il ringraziamento è per aver ripreso una nuova forma di mecenatismo che si era interrotta e che con i fratelli Babini Cattaneo è ripresa. La famiglia Babini Cattaneo ha una tradizione di benefattori. Non dimentichiamo in passato la donazione, al nostro ospedale, di un intero padiglione».
MARTINELLA DEL BROLETTO, LA CAMPANA CHE SALUTA I SINDACI
Campana che anticamente convocava i cittadini presso la sede municipale, la Martinella del Broletto è oggi collocata nella torretta di Palazzo Estense a salutare l’elezione dei nuovi sindaci: una tradizione che perpetua la convocazione della municipalità attorno ai momenti più significativi della vita civile e sociale della comunità.
Proprio per questa sua forza simbolica, dal 1985 la Martinella rappresenta la massima onorificenza cittadina: solenne riconoscimento assegnato a quei cittadini che si sono distinti per il particolare spirito di servizio profuso a favore della città, nei diversi campi di attività professionale, scientifica, tecnica, artistica, sportiva, economica, sociale e politica.
LA LISTA DEI "MARTINELLATI"
Per l’ex Sindaco di Varese dott. Mario Ossola: la moglie Rosanna Clelia Caligari Ossola (1985)
Comm. Gianfranco Castiglioni (2000)
Renzo Dionigi (2000)
Edoardo Bulgheroni (2000)
Roberto Ferrario (2001)
Salvatore Furia (2001)
Angelo Monti (2001)
Daniela Colonna Preti (2002)
Ermanno Montoli (2002)
Dino Meneghin (2002)
Gianni Prevosti(27/06/2003)
Paolo Lamberti (27/06/2003)
Luigi Orrigoni (27/06/2003)
Monsignor Pasquale Macchi (24/04/2007)
Padre Adelio Lambertoni (07/07/2007)
VILLA MYLIUS, LA SUA STORIA
Nel 1700 la proprietà del Collegio dei padri gesuiti di Varese passò per breve tempo al Duca Francesco III D’Este, per poi venir acquistata dalla famiglia varesina Torelli (1774-1902). Per tutto l’800 al piano inferiore della villa padronale vi era una filanda per la lavorazione della seta mentre tutt’intorno la proprietà fondiaria era occupata da prati di foraggi, vite e gelsi necessari per l’allevamento dei bachi da seta.
Nel 1903 il complesso venne acquistato dal cavalier Giorgio Mylius, industriale della tessitura che s’impegnò a ristrutturare l’opificio in una villa di delizia e di commissionare la trasformazione del verde agricolo in un meraviglioso parco paesistico. Il parco di stile romantico, posto alla base del colle dei Miogni Inferiori, fu disegnato dal marchese milanese Achille Majnoni d’Intignano (1855-1933); nel 1903 il progettista decise di mantenere le ampie distese prative, esaltandole con masse arboree di conifere esotiche e latifoglie mediterranee ed ornamentali. Questo evidenziò le vedute panoramiche dalla sommità della collina realizzando con ottici sapientemente studiati.
Alla base del pianoro che sorregge la Villa, oltre un centinaio di palme Liberty della Manciuria ricordano la mitezza del clima insubrico accompagnando pregevolissimi esemplari di Pini domestici tirrenici. Nel 1913 sul fronte della Villa vi erano “splendidi parterre graziosamente guarniti di superbe aiuole fiorite nelle quali sono ben armonizzati i colori.”, così come segnalato dal bollettino della società Orticola Varesina.
Nel 1941 la proprietà venne ceduta all’industriale varesino Achille Cattaneo. La villa neoclassica con soffitti a cassettoni e lampadari in cristallo conta 62 stanze, esclusi i servizi, per un totale di 2600 metri quadrati di superficie che si affaccia sul parco di otto ettari
In data 21 dicembre 2007 la fondazione Cattaneo ha donato il compendio alla città di Varese. Il parco è stato aperto al pubblico il 27 giugno 2008.
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