Conciliazione e semplificazione, due accordi firmati a Varese
La sigla ai documenti messa dall'assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo
Una rete territoriale per affiancare e supportare l’azione di Regione Lombardia sul tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro. E’ questo il contenuto dell’accordo sottoscritto oggi a Varese tra Regione Lombardia, rappresentata dall’assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo in qualità di presidente del Tavolo territoriale, dalla Provincia di Varese, dall’ASL, dal Consiglio di rappresentanza dei sindaci, della Camera di Commercio di Varese e dalla Consigliera provinciale di Parità.
Il focus dei bisogni è la donna con figli, ma con l’impegno di procedere a una progressiva analisi dei bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici nelle diverse fasi di vita: accudimento genitori anziani, persone disabili o non autosufficienti.
«La soluzione dei problemi connessi alla conciliazione famiglia-lavoro – è il commento dell’assessore Cattaneo – passa necessariamente attraverso il riconoscimento che famiglia e impresa sono poli di una relazione sociale feconda e che la scelta di mettere in sinergia le politiche e di sostenere l’interazione tra le diverse opportunità, abilità e risorse ne rappresenti la condizione essenziale».
Obiettivo fondamentale dell’accordo sottoscritto oggi è sostenere la costruzione e lo sviluppo di un coerente sistema di politiche e di azioni volte alla conciliazione famiglia-lavoro, con particolare riferimento alle esigenze espresse dal territorio e alle risorse presenti, per sostenere la massima
integrazione tra le tre aree del lavoro, della formazione e dei servizi alla persona/famiglia.
Il programma prevede il sostegno sul territorio di azioni facilitanti la conciliazione attraverso la rete dei servizi e la rete di imprese, sperimentando una misura a supporto, per verificare poi l’importanza di uno strumento che integri e faciliti il supporto alle famiglie dell’impegno quotidiano e organizzando momenti di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolti il più possibile a tutti i soggetti che, se pur appartenenti a sistemi diversi, possono collaborare come lavoro, famiglia, istituzioni, terzo settore e privato.
L’altro accordo firmato oggi dall’assessore Cattaneo riguarda il tema della semplificazione
L’obiettivo è quindi quello di agevolare il dialogo tra uffici pubblici e imprese private attraverso il potenziamento e la semplificazione dell’accesso alla rete informatica.
Cattaneo, insieme al presidente della Camera di Commercio di Varese Bruno Amoroso, al sindaco di Varese e presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana e le comunità Montane del Piambello e Valli del Verbano, ha raggiunto un’intesa per la costituzione della Cabina di Regia preposta alla governance delle azioni in tema di semplificazione amministrativa a favore delle attività d’impresa. Un organismo la cui attività consentirebbe alle imprese varesine un risparmio di almeno 650.000 euro.
"La semplificazione a beneficio di cittadini e imprese – ha detto l’assessore Cattaneo – è uno degli obiettivi principali di questa legislatura regionale, la quale non a caso ha visto la creazione di un Assessorato dedicato espressamente a queste tematiche. Su questa strada è anche il taglio di 1.700 leggi su 2.109 promulgate dal 1995 a oggi".
Con l’accordo sottoscritto oggi i tre enti si sono impegnati a lavorare in misura sempre più continua ed efficace per costruire servizi telematici all’impresa che riducano ulteriormente i tempi di trattamento delle pratiche.
Una procedura che, in gran parte dei Comuni della Provincia di Varese, è ormai operativa grazie agli Sportelli Unici per l’Attività Produttiva (Suap). Sono infatti 133 su 141 le amministrazioni locali del territorio varesino in cui è attivo lo Sportello Unico per le imprese.
Un processo che integra e completa anche a livello locale la riforma della Comunicazione Unica. Quest’ultima, pienamente operativa sul piano nazionale ormai dal 1 aprile 2010, secondo i dati di UnionCamere ha permesso un dividendo tangibile quantificabile in 1,7 miliardi di euro in termini di tempo restituito alle attività delle imprese italiane.
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