Dalla tassa sui gas serra 180 milioni per le imprese “green”

I proventi del prelievo vanno alle aziende che utilizzano al meglio combustibili fossili ed energie rinnovabili o che impiegano un numero elevato di persone

tassa sul co2 distribuita all'economia locale e alle imprese che risparmianoAmmonta a circa 180 milioni di franchi la quota che la Svizzera destinerà alle imprese e all’economia nazionale. Si tratta dei proventi di una tassa (introdotta nel 2008) sul Co2 applicata ai combustibili fossili come il gasolio o il gas naturale. La ridistribuzione alle imprese svizzere sarà proporzionale alla "massa salariale dei dipendenti". Ogni datore di lavoro riceve 64.40 franchi per 100 000 franchi di massa salariale AVS conteggiata nel 2009. Determinante è la massa salariale del 2009, calcolata in base ai dati dichiarati il 31 ottobre 2010.

Chi beneficia dei proventi – Le imprese che più beneficiano di questo sistema sono quelle che utilizzano in modo efficiente i combustibili fossili, ricorrono alle energie rinnovabili o impiegano un numero elevato di persone. Le imprese esentate dalla tassa sul Co2 non beneficiano per contro della ridistribuzione. La quota dei proventi della tassa sul Co2 destinata alle economie domestiche viene ridistribuita in modo equo alla popolazione residente in Svizzera. La ridistribuzione alla popolazione avviene sotto forma di riduzione dei premi mensili delle casse malati, dai quali viene detratta la somma da ridistribuire. Ogni persona assicurata beneficia pertanto per il 2011 di una riduzione dei premi mensili pari a 48,60 franchi. Un terzo dei proventi della tassa viene infine impiegato nell’ambito del Programma Edifici per finanziare il risanamento energetico di immobili e promuovere le energie rinnovabili.

Che cosa è la tassa sul Co2? – Nel quadro del Protocollo di Kyoto, la Svizzera si è impegnata a ridurre entro il 2012 le proprie emissioni di gas serra dell`8 per cento rispetto al 1990. Poiché oltre tre quarti di tali emissioni sono dovuti all’impiego di vettori energetici fossili, occorre ridurre soprattutto le emissioni di Co2. La tassa sul Co2 applicata ai combustibili come il gasolio o il gas naturale non è un’imposta, ma una tassa d’incentivazione che promuove l’uso parsimonioso dei combustibili fossili e il passaggio alle energie alternative. Le imprese con un elevato consumo energetico possono farsi esentare dalla tassa, a condizione che si impegnino a limitare le loro emissioni di Co2. Tali imprese non possono tuttavia beneficiare della ridistribuzione dei proventi della tassa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Giugno 2011
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