Grande presenza in consiglio, spuntano pure i No-Tav

Partecipazione notevole nel secondo consiglio comunale dell’amministrazione Guenzani: in aula si sono presentate circa cento persone, un numero abbastanza alto, anche considerando che si discuteva di un tema sentito, Amsc. Certo non un pienone come nella prima seduta (quando erano presenti 400 persone), ma comunque una presenza significativa, considerando poi la convocazione in orario di cena, alle 20.30 (anche se poi si è iniziato quasi venti minuti dopo). E anche lo stesso sindaco Guenzani ha illustrato le nomine in Amsc con un linguaggio poco tecnico, per un pubblico che appariva meno di addetti ai lavori rispetto al passato. Un bel segnale, che si spera trovi conferma in futuro.

Nel mezzo della seduta, ad animare la serata, c’è stata anche una iniziativa militante dei No Tav locali (soprattutto persone dalle file della Federazione della Sinistra) che hanno srotolato uno striscione contro la grande opera in Val Susa. Il presidente Marco Casillo – che aveva già autorizzato gli agenti della Polizia Locale a lasciare l’aula e a tornare nelle strade per servizio – ha chiesto di ritirare lo striscione: «Credo che il messaggio sia stato ricevuto». I No-Tav ci hanno messo alcuni secondi a ritirare il lenzuolo colorato, questo ha causato proteste dall’opposizione. Giuseppe De Bernardi Martignoni (PdL) ha chiesto di parlare «per fatto personale», ma Casillo non gli ha dato la parola: «Non c’è fatto personale perché non c’è stato dibattito». E così lo stesso esponente del PdL ha abbandonato i banchi dell’opposizione, dando il via ad un successivo, breve dibattito sul’episodio. Lo stesso Martignoni – invitato dal presidente del consiglio – è rientrato poi in aula.