«Il governo si muova subito nei tavoli italo-svizzeri»

Lo chiede da Roma Il deputato Daniele Marantelli. Pressing dei consiglieri regionali Pd sulla Regione, "decisione grave"

daniele marantelli«Alla fine del mio intervento alla Camera, era presente in aula anche il ministro degli esteri Franco Frattini. Ha ascoltato. Forse la sua presenza non era del tutto casuale, e mi auspico vengano al più presto prese misure urgenti presso i tavoli ancora aperti tra Italia e Svizzera per trovare una soluzione alla questione dei frontalieri».
Daniele Marantelli,
parlamentare varesino del Pd ha così commentato la decisione di oggi del Governo ticinese che ha congelato il 50%, della quota dei ristorni destinata ai comuni di frontiera.
La decisione è frutto di un accordo tra i due ministri leghisti, Marco Borradori e Norman Gobbi e l’esponente del PPD Paolo Beltraminelli, che hanno battuto il socialista Manuele Bertoli e la liberal-radicale Laura Sadis, favorevoli alla via del dialogo chiesta da Berna.
«Con Bertoli (consigliere di stato ticinese nda) ci confrontiamo spesso e purtroppo mi aveva avvisato della situazione, che era nell’aria da tempo. Dal canto nostro, già nell’aprile scorso fummo i primi a presentare una mozione a sostegno dei frontalieri, poi recepita anche dalle altre votate in Parlamento dall’Udc e Lega. Ora mi chiedo: ma il Governo, sulla partita dei frontalieri, cosa ha fatto? Mi fa piacere che in seguito al mio intervento esponenti leghisti abbiano affermato di concordare col sottoscritto che è necessaria un’azione più forte da parte di Palazzo Chigi, ma vorrei ricordare ai leghisti che sono i loro colleghi Borradori e Gobbi, col sostegno del PPD ad aver votato questo provvedimento». Marantelli promette di spendersi per far arrivare la voce dei comuni di confine fino alle orecchie di Tremonti: «È probabile che presto arriverà un’interrogazione sul tavolo del Tesoro e degli Esteri»,alessandro alfieri conclude Marantelli.
Sulla partita in serata è arrivata una nota del Pd lombardo che ricorda come la decisione di Bellinzona di bloccare la metà dei ristorni ha pesanti ripercussioni per le casse di molti comuni delle province di Como, di Varese e del Verbano Cusio Ossola: verrebbero a mancare circa 20 milioni di euro, vitali per assicurare alle piccole realtà locali i servizi essenziali, quali trasporti pubblici e politiche sociali.
«Il governo ticinese – dichiarano il capogruppo del PD in Regione Luca Gaffuri e il vicesegretario regionale Alessandro Alfieri (nella foto)- si è assunto la grave responsabilità di agire in contrasto con un accordo internazionale siglato tra Italia e Confederazione Elvetica nel 1974. Se si è arrivati a questo punto è perché il Governo ha a lungo sottovalutato il problema, e addirittura la Lega ha a più riprese dimostrato vicinanza e comunanza di valori con la Lega ticinese, principale responsabile della decisione di bloccare la metà dei ristorni. Il Governo italiano si deve ora muovere riattivando i canali diplomatici con Berna per chiedere il rispetto degli accordi e il ristabilimento di relazioni serene tra i due Paesi. È essenziale che sia garantita l’intera quota di ristorni ai comuni frontalieri, senza la quale le amministrazioni non possono chiudere i bilanci e garantire servizi essenziali ai loro cittadini. Parallelamente la Regione Lombardia, sulla scorta dei rapporti di amicizia e di collaborazione istituzionale deve mettere in campo tutte le azioni utili affinché si ricreino le condizioni positive idonee alla piena attuazione degli accordi in essere”. Il PD annuncia che già martedì in Consiglio regionale interrogherà la Giunta regionale sulla questione dei ristorni e dei rapporti italosvizzeri.

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Pubblicato il 30 Giugno 2011
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