Il rispetto nella relazione di cura

Venerdì 24 giugno alle 21 presso la Sala Verde del Palazzo della Provincia ultimo appuntamento con l'associazione VogliaDiVivere

L’associazione Vogliadivivere onlus chiude il ciclo di incontri pubblici con una tavola rotonda che si terrà il venerdì 24 giugno alle 21 presso la Sala Verde del Palazzo della Provincia (piazza Libertà, 1). Il tema al centro del dibattito è “Il rispetto nella relazione di cura”, ne discuteranno: Mauro Marinari, direttore sanitario Hospice “Il Nespolo” di Airuno (Lecco) ed ex presidente della Società Italiana di Cure Palliative (SICP), Sonia Ambroset, psicologa, formatrice e consulente, esperta in processi di sviluppo di comunità, Rita Manfredi, psicanalista, Società Psicoanalitica Italiana e Società Psicoanalitica Svizzera con funzioni di Training. Coordina
Alessio Neri, psicologo e socio fondatore dell’Associazione Vogliadivivere.

L’esperienza ci dice che la pratica del rispetto, proprio perché si gioca in una relazione viva e non standardizzabile, non è riducibile ad un assunto etico o giuridico, né può essere garantita a priori da uno status professionale: l’interiorità, di chi cura e di chi è curato, è infatti il terzo incomodo cui non è possibile sfuggire. La pratica del rispetto implica il contatto con l’interiorità, la propria e quella degli altri, e in questa relazione non può che ridefinirsi e riorientarsi dinamicamente.
Da questo spunto si partirà per approfondire e confrontarsi sul tema basilare del rispetto nella relazione di cura.

L’associazione “Vogliadivivere” onlus è stata fondata alla fine del 2009 da un gruppo di persone, provenienti da varie esperienze professionali e di vita, che si sono ritrovate nel desiderio di occuparsi di un tema poco dibattuto e accettato con difficoltà, ma che lega inevitabilmente tutti: “della morte e del morire”. Le sue finalità sono due: stimolare il confronto culturale su come si può tentare di “vivere la propria morte” e cercare di trovare un linguaggio nuovo e comune per condividere il groviglio di emozioni che “girano” intorno a quello che, insieme alla nascita, è sicuramente il momento più importante della vita di ciascuno; organizzare tutto ciò che può permettere di vivere più serenamente, sia per il malato che per i suoi congiunti, la fine del proprio tempo (hospice, assistenza domiciliare, assistenza ai parenti, etc).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Giugno 2011
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