Il saluto della città a Rinaldo Comerio
Alla chiesa del Sacro Cuore i funerali dell’imprenditore scomparso ieri a 93 anni. I dipendenti: “Un vero patriarca, resterà nella storia di questa città”. Gigi Farioli: “Un modello di bustocchità”
Imprenditore esemplare, uomo impegnato nel sociale, costante punto di riferimento della vita cittadina: così i bustocchi ricordano Rinaldo Comerio, erede di una gloriosa dinastia di imprenditori, scomparso ieri pochi giorni dopo aver compiuto i 93 anni. E in centinaia hanno assistito alle sue esequie celebrate nel pomeriggio di giovedì 23 giugno alla chiesa del Sacro Cuore, dopo che in mattinata la salma era stata trasportata nella sede della “Ercole Comerio” di via Kennedy a Castellanza: un gesto simbolico, voluto dallo stesso imprenditore, che sottolinea in modo ancor più forte il suo legame con l’azienda di cui ha seguito decenni di attività. Tante le autorità presenti, dal sindaco Gigi Farioli all’ex assessore Walter Fazio, dal coordinatore cittadino del Pdl Emanuele Antonelli al presidente uscente di Univa Michele Graglia (Riccardo Comerio, figlio di Rinaldo, è stato il suo vice). Ma tanti anche i cittadini comuni, giovani e anziani, che hanno voluto ricordare un uomo simbolo della città.
Il momento più coinvolgente dei funerali è senza dubbio la lettura di un messaggio da parte delle maestranze della Ercole Comerio: “Ci ha lasciati un uomo giusto – scrivono i dipendenti – un vero patriarca, che ha gestito l’azienda con sapienza e con orgoglio, e resterà nella storia di questa città. Era un uomo semplice e di rara dignità, esemplare per vigore, tenacia, coerenza ed onestà. Gli dobbiamo riconoscenza e stima per il modo in cui ha interpretato il ruolo di imprenditore, sempre in prima linea per tutte le decisioni, anche quelle più difficili. Ha vissuto tra casa e azienda, sempre al fianco di impiegati e operai: per lui l’azienda era come una famiglia. Lassù riformerà la formidabile coppia con la signora Antonia che aveva tanto amato”. Commosso anche il ricordo di Gigi Farioli: “Per imperscrutabili disegni del destino – ha detto il sindaco – le esequie di Rinaldo avvengono proprio nel momento della festa patronale, che tradizionalmente per tutta la città è un momento di ringraziamento. E in questo caso il ringraziamento va a Rinaldo, per aver rappresentato una delle più antiche aziende di Busto con un comportamento che è un modello della “bustocchità”: famiglia e impresa insieme, attenzione al profitto ma anche al bene comune. La sua figura ci dà speranza e fiducia: se sarà seguito l’esempio di questa persona e di questa tradizione familiare, il futuro di Busto non potrà che essere migliore”.
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