L’amore per Habana si mette in mostra

Giovedì, al Chiostro di Voltorre, si inaugura l'esposizione di 70 lavori di Roberto Perini dedicata a Cuba

roberto perini“L’ambiente potenzia la bellezza delle opere”. È una voce non varesina come quella di Cristina Taverna, curatrice dell’evento,  a valorizzare al massimo il Chiostro di Voltorre che da giovedì 9 giugno propone Habana, una mostra personale di Roberto Perini.
“Con questa mostra continua il nostro viaggio. Stavolta protagonista è Cuba vista da questo grande illustratore. Uno sguardo che sa cogliere l’attimo, quasi fosse cinematografico, teatrale. E non a caso Perini ha collaborato tanto con Federico Fellini e Carmelo Bene”. Caterina Carletti, direttrice del Chiostro di Voltorre presenta così la nuova mostra HABANA.
“Questa seconda proposta del 2011, – spiega Francesca Brianza, assessore alla cultura della Provincia di Varese – testimonia il grande fermento culturale che stiamo vivendo.  È importante valorizzare il patrimonio artistico del Chiostro anche attraverso positive attività”.

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Habana di Roberto Perini 4 di 12

roberto periniLa  mostra, dedicata ad uno fra i più noti autori di illustrazione italiani, ROBERTO PERINI, ed al suo grande amore per Cuba, una terra divenuta sua Patria d’adozione per via di una di quelle strane affinità elettive che a volte incrociano e indirizzano il destino dell’uomo. Estremamente arguto ed ironico, scanzonato e divertente per natura, grazie alla sua abilità tecnica ed artistica Perini è in grado di trasporre alla perfezione suggestioni ed impressioni scaturite da un’approfondita analisi del soggetto rappresentato. Come spiega egli stesso «Dicono che il mio segno è grottesco, ma come avviene nei pittori fiamminghi, a cui mi ispiro, grottesca, a dire il vero, è la realtà».
Le sue visioni sembrano nascere direttamente da un mondo onirico: basti pensare ai suoi “animali”, realistici nella forma ma con qualche elemento inaspettato, quasi gettato lì “per caso”, che sa suggerire scenari fantastici e segreti come spesso accade con le leggende della tradizione popolare. La carriera di Perini inizia negli anni ’70 quando collabora con numerose riviste a livello nazionale (L’Espresso, Panorama, L’Europeo e molte altre) soprattutto come autore di satira disegnata. Artisticamente molto attivo, presta il proprio talento di scenografo sia al regista Giancarlo Sepe, con cui realizza per il teatro le opere di Brecht, sia ai più grandi registi cinematografici quali Federico Fellini, con cui lavora al film “Roma”, e Carmelo Bene, con cui realizzerà “Salomè”. Se poi, nonostante una carriera folgorante, il suo nome risulta poco noto al grande pubblico non appassionato di illustrazione, quasi tutti si saranno certamente imbattuti nelle bellissime copertine da lui realizzate per i libri di Daniel Pennac editi da Feltrinelli.

roberto periniHABANA è l’ultima sua fatica (i disegni sono stati realizzati tra il 2010 ed il 2011) ed è un tributo affettuoso ad una città particolarmente amata e sentita dall’autore che spiega: “Di tutte le città che conosco, l’Avana o la Habana è quella che amo di più, quella in cui mi sembra di aver vissuto sempre. Non è per i quindici anni di residenza ne per i miei studi alla Facoltà di Architettura, ma perchè questa città ha una magia speciale che va oltre l’importanza e la ricchezza dei suoi monumenti o alla qualità dei suoi edifici. L’Avana, città orizzontale dagli ampi viali ornati di piante accuratamente potate, prescinde dall’immortalità delle sue opere, non si vanta della sua bellezza ma scrive la storia sulle facciate delle sue case.” Lo sguardo dell’autore spazia melle oltre settanta opere esposte in mostra, dal lungomare al centro storico affacciato sulla baia, dai quartieri residenziali alle periferie, dalla varietà di stili architettonici alle vecchie automobili riposte in improbabili garages, dall’abilità della gente nel riparare ogni cosa alle piante curate sui marciapiedi spazzati volontariamente dagli stessi… “Questo è quello che vedo e che respiro con l’aria pulita dell’Avana: la gente che cammina sempre l’ambiente amico e le facciate delle case che sono per me i fogli di carta su cui disegno a colori forti l’essenza stessa del cubanismo, l’idiosincrasia e l’allegria del popolo cubano”.
Il visitatore quindi non solo si troverà trasportato nell’universo colorato e gioioso dell’Avana, ma verrà contagiato dalla visione amorevole, quasi paterna, dell’autore perché ciò che conta in un carnet de voyage è soprattutto l’anima ed il sentimento di chi lo realizza. In mostra verranno esposte anche alcune opere descrittive del percorso artistico dell’autore tratte dalle serie “Animali”, “Lampi” e “Le Storie dell’Arte”.

Ad accompagnare l’esposizione, infine, si troverà “MALECÓN” la foto del lungomare dell’Avana più grande del mondo con i suoi diciannove metri di lunghezza già esposta in ambiti prestigiosi quali il Museo laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza, la Camera di Commercio di Marsiglia e il Cosmopolis Space di Nantes. La foto è stata realizzata da ROBERTO VIGNOLI, fotografo per passione e per lavoro, collaboratore da vent’anni de L’Espresso.

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Pubblicato il 07 Giugno 2011
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