Promossa a pieni voti la “scuola di integrazione”
Si conclude in questi giorni anche l'anno scolastico del Centro di prima alfabetizzazione alla Vidoletti. 58 gli alunni stranieri accolti e accompagnati gradualmente alla propria classe
«Il contrario di bello?» « Brutto», « Il contrario di alto?» « Basso!». Un bimbo biondissimo con due grandi occhi chiari risponde senza problemi alle domande di italiano davanti a uno dei tanti cartelloni realizzati nel corso di questo primo anno di scuola al centro di integrazione culturale. Oggi, martedì 7 giugno, anche per loro, insegnanti e alunni di questa esperienza unica e preziosissima, voluta dall’ex assessore Patrizia Tomassini e dall’Ufficio scolastico territoriale, è arrivato il momento di godersi le meritate vacanze.
Così si sono ritrovati, maestre, educatori del Comune di Varese, intermediari culturali, genitori e alunni, nelle aule messe a disposizione della media Vidoletti per una merenda multietnica nel segno della vera amicizia.
E sono sorrisi sinceri quelli che si notano nei corridoi, sorrisi di chi ha trascorso attimi piacevoli, nonostante le difficoltà della nuova vita.
I ragazzi sono alcuni dei 58 giunti in corso d’anno scolastico a Varese e che non sapevano l’italiano. Sono stati accolti e accompagnati alla scoperta della scuola, della lingua e di una vita diversa. Tra loro anche un ragazzino proveniente dall’Ucraina che ha superato senza debiti il primo anno del liceo artistico: « È veramente molto dotato e i risultati lo confermano – dice un po’ commossa Cinzia una delle maestre del centro – la sua famiglia avrebbe voluto fargli fare la terza media ma lui era pronto per il salto. Ora vorremmo convincerlo che la sua strada è l’arte… lui è intenzionato a iscriversi alla scuola Aalberghiera».
A fare festa anche Patrizia Tomassini, il responsabile del progetto di intercultura Paiss Giovanni Resteghini, le educatrici comunali e lo staff "ministeriale", il preside della Vidoletti Antonio Antonellis che, dal prossimo anno, si vedrà restituire i locali: « Cerchiamo una sede più centrale» aveva annunciato tempo fa Resteghini. E sempra proprio che il trasloco avverrà verso la Parini: una scuola più centrale, più facilmente accessibile ai ragazzi ma anche più vicina alle tante mete didattiche costruite apposta dalle insegnanti.
In un periodo di tagli, vedere riconfermato questo progetto è già una buona notizia: « Ci sono dettagli da sistemare – ci spiega una delle insegnanti – e qualche problema di raccordo con le scuole destinatarie da rivedere. Nel complesso, però, questo primo anno è sicuramente positivo».
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