Sì unanime alla mozione sui frontalieri

Governo impegnato dal Parlamento a risolvere il problema della doppia imposizione fiscale e ad escludere la Svizzera dalla black list. Soddisfatti Reguzzoni (Lega ) e Marantelli (Pd)

frontalieriSì unanime dell’Aula della Camera alle mozioni sulle doppie imposizioni fiscali ai danni dei frontalieri italiani che lavorano in Svizzera. In base ai testi approvati, il governo viene impegnato: «ad intraprendere i necessari passi diplomatici per riallacciare il dialogo con il Governo svizzero nell’intento di promuovere e tutelare gli interessi dell’Italia; a convocare un tavolo di concertazione per definire al più presto un percorso negoziale sulla nuova convenzione fiscale per evitare la doppia imposizione sul reddito e sulla sostanza, formulando e discutendo in quella sede le legittime richieste d’interesse del nostro Paese».
Il governo viene, poi, impegnato, «a non lasciar nell’incertezza i 55 mila frontalieri italiani occupati in Svizzera, tutelando il loro diritto, al pari trattamento salariale rispetto ai colleghi svizzeri e stranieri residenti, affrontando allo stesso tempo, sul piano politico, la minaccia formulata da Giuliano Bignasca, indiscusso leader della Lega dei Ticinesi, di lasciare a casa i frontalieri italiani; ad assumere iniziative appropriate sul piano politico e diplomatico per la piena applicazione della Convenzione con la Confederazione elvetica per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, un atto fondamentale per mantenere invariata la quota delle trattenute fiscali retrocesse dalla Confederazione elvetica ai comuni italiani compresi nella linea di demarcazione di 20 chilometri dal confine italo-svizzero». marco reguzzoni
«Grande soddisfazione di tutta la Lega Nord per l’approvazione da parte della Camera della nostra mozione sui frontalieri», ha dichiarato il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni. «Con questa mozione – sottolinea Reguzzoni – abbiamo posto l’accento su una questione fondamentale per tutti i Comuni di confine e per questa importante categoria di lavoratori che è nostro dovere difendere, in quanto asse portante dell’economia nella quale operano e pertanto meritevoli di tutela e di assoluta non discriminazione». «La soddisfazione è ancora più grande – ribadisce l’onorevole Jonny Crosio – perchè è stata accolta la proposta del Carroccio volta a escludere la Svizzera dalla black list. Il dispositivo della mozione – spiega Crosio – tiene infatti conto del fatto che ormai soltanto il nostro Paese è l’unico ad avere ancora la Confederazione Elvetica compresa in quella lista».
Le tensioni tra Italia e Svizzera, sui legge infatti nella mozione, erano scaturite anche a seguito dell’ultimo «scudo fiscale» varato dal Ministro dell’economia Giulio Tremonti, e dall’inserimento della Svizzera nella black list dei Paesi che agevolano l’evasione fiscale. Con il passare del tempo tale stato di tensione è man mano sfociato in ostilità ed è destinato a intensificarsi ulteriormente dopo le elezioni del 10 aprile 2011 per il rinnovo del Governo e del Parlamento del Cantone Ticino, elezioni che hanno visto prevalere la Lega dei Ticinesi, diventata il primo partito cantonale in termini di consensi.
daniele marantelli«Oggi, grazie all’impegno anche del Pd, abbiamo raggiunto un risultato importante per tanti nostri lavoratori e amministrazioni comunali – commenta il parlamentare varesino del pd Daniele Marantelli. Dopo le prese di posizioni dure con la Svizzera, una campagna xenofoba e razzista di “Bala i ratt”, la vittoria della Lega dei ticinesi con Bignasca che chiede l’espulsione di 13.500 frontalieri e per finire una mozione per ridurre i ristorni ai comuni di frontiera, il Pd ad aprile ha preso una posizione netta».
«Oggi – conclude Marantelli – , con il concorso anche dei gruppi del Pdl, Lega e Udc abbiamo approvato una mozione che chiede al Governo di intervenire per togliere la Svizzera dalla black list. Un’azione precisa a difesa di tanti lavoratori. Ora ci auguriamo che Berlusconi e Bossi si occupino seriamente dei veri problemi della gente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Giugno 2011
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