Terroristi in azione in aeroporto. Ma è un’esercitazione
La simulazione ha coinvolto decine di agenti, la croce rossa, Sea, la prefettura: un gruppo di finti terroristi ha preso in ostaggio i (finti) passeggeri di un aereo durante il trasferimento dall'autostazione
Terroristi armati e tiratori scelti qua e là per l’aeroporto. Ma per fortuna non è un vero assalto, ma solo una esercitazione, che si è svolta il 7 giugno scorso: l’obbiettivo era verificare la corretta applicazione delle procedure di sicurezza previste nel Piano Leonardo da Vinci. Una esercitazione importante anche dopo l’episodio – che non c’entra con il terrorismo – dell’irruzione di uno squilibrato, avvenuta a febbraio scorso.
L’esercitazione si è svolta con la partecipazione attiva delle Forze di Polizia facenti parte del dispositivo di sicurezza aeroportuale, della Direzione Aeroportuale, della società di gestione e degli operatori aeroportuali interessati nonché della Prefettura di Varese, chiamata a svolgere funzioni decisionali nell’ambito dello scenario esercitativo. Per rendere la simulazione il più realistica possibile hanno partecipato in qualità di comparse numerose persone della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Alessandria e al III Centro di Mobilitazione della Croce Rossa Militare di Gallarate.
Nella prima fase la Polizia riceveva una segnalazione dai servizi informativi di un tentativo di intrusione, nell’area sterile aeroportuale, ad opera di 3 sospetti terroristi, segnalati anche in foto e con una indiscrezione sui mezzi stradali presumibilmente impiegati. Gli uomini delle forze dell’ordine erano dunque chiamati ad individuare i mezzi precedentemente segnalati e a catturare i presunti terroristi. Nella seconda fase si prevedeva invece la possibilità che il
gruppo terroristico, ad epilogo della prima fase, non fosse stato individuato e che prendesse in ostaggio dei passeggeri durante il trasporto con bus aeroportuale dall’aerostazione verso l’aeromobile. In questa fase erano coinvolti tutti i soggetti che, in ambito aeroportuale, sono dotati di potere decisionale nei casi di specie. Si è quindi avuto il ruolo attivo e determinante del negoziatore che ha gestito la situazione fino alla liberazione degli ostaggi, nonché del Centro di Risposta Crisi, organismo con ruolo decisionale espressamente previsto per la gestione delle situazioni di pericolo, composto dai rappresentanti delle istituzioni e dei vari operatori aeroportuali (società di gestione, rappresentanti delle Compagnie di Navigazione e rappresentanti del servizio sanitario).
Le intere operazioni sono state riprese dall’alto e trasmesse dal II Reparto Volo della Polizia di Stato di base a Malpensa, mediante l’utilizzo degli elicotteri in dotazione, nonché da personale appartenente alla Polizia di Frontiera appositamente dislocato nei luoghi interessati dall’evento.
L’esercitazione fa parte di una più ampia attività programmata di addestramento del personale e di verifica del corretto funzionamento delle procedure previste per ipotetiche situazioni di pericolo in ambito aeroportuale. Si è potuto infatti testare la reazione del dispositivo di sicurezza, prendendo spunto dalle situazioni verificatesi in corso d’opera per prevedere ulteriori o diverse procedure da applicarsi nei singoli casi ipotizzati.
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