Trasporti pubblici, ultime ore prima del blocco

Lunedì pomeriggio l’incontro decisivo tra Stie e il Comune, alla presenza del Prefetto di Varese. Ma intanto l’azienda ha dato il via ai licenziamenti dei 45 dipendenti

Ore decisive per salvare i trasporti pubblici a Busto Arsizio. La concessionaria Stie, che da tempo ha comunicato la sua intenzione di non rinnovare il contratto con l’amministrazione in scadenza il prossimo 30 giugno, è stata convocata per una riunione nell’ufficio del sindaco in programma lunedì 27 giugno alle 15, alla presenza del Prefetto di Varese. L’ultimo tentativo per rimediare a un problema che si è fatto via via sempre più intricato, perché nessun altro soggetto si è detto disponibile ad assumere la gestione dei trasporti cittadini e nel frattempo l’azienda di San Vittore ha confermato più volte la sua determinazione di alzare bandiera bianca, a meno che non vengano stabilite nuove condizioni economiche. I margini per una trattativa ci sono ancora, ma intanto Stie ha dovuto compiere il primo passo, avviando le pratiche per i licenziamenti dei 45 dipendenti che, se non interverrà un cambiamento significativo nelle posizioni delle due parti, si ritroveranno a piedi (in tutti i sensi) a partire dal mese di luglio.

L’apertura della procedura di licenziamento è un atto dovuto secondo la concessionaria, che spiega di aver voluto tutelare in questo modo se stessa e i lavoratori, lasciandoli liberi da subito per un eventuale nuovo impiego. Nel pomeriggio del 24 giugno si è tenuto un incontro sindacale al termine del quale l’azienda ha inviato alle parti (e per conoscenza anche al Comune) una lettera in cui si confermano l’intenzione di abbandonare l’attività e l’indisponibilità a subentrare da parte di altri soggetti, sancita dalla Conferenza dei Servizi dello scorso 15 giugno; nella stessa lettera si auspica che “intervengano atti concreti per convenire termini sostenibili di svolgimento del servizio”. Si spera ancora nella riunione del 27, insomma, anche se per il momento una proposta alternativa non esiste: “Più di così non sappiamo cosa fare – si sfoga l’amministratore delegato di Stie, Pierluigi Zoncada – la richiesta di un incontro per lunedì l’abbiamo ricevuta soltanto il 20 giugno, cioè ben 40 giorni dopo aver inviato la lettera che comunicava la nostra indisponibilità a continuare. Con una situazione così delicata sarebbe stato opportuno evitare di aspettare fino all’ultimo giorno per cercare un accordo. Invece dal Comune nessuno si è fatto vivo, e dopo aver comunicato l’esito della Conferenza dei servizi l’unico risultato che si è ottenuto è stato lo spostamento della riunione dall’ufficio della Polizia Locale a quello del sindaco. Spero che l’intervento del Prefetto possa servire a qualcosa, se ci saranno delle proposte concrete siamo disponibili ad ascoltarle”. Il nodo del contendere, ancora una volta, è economico: secondo Stie non è possibile continuare alle attuali condizioni un servizio che da diversi anni è in perdita, e a peggiorare le cose ci si sono messe anche le assicurazioni, le cui tariffe sono aumentate vertiginosamente schizzando da 1500 a oltre 4500 euro per autobus in soli due anni.
Lunedì, dunque, l’ultima chance per evitare di consegnare a Busto Arsizio un’estate senza autobus: una bella gatta da pelare per la nuova giunta, che inizia la sua attività proprio il giorno successivo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Giugno 2011
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