Frontalieri, il ministro degli Esteri convoca il tavolo con la Svizzera
La riunione potrebbe svolgersi già lunedì mattina o comunque nei primi giorni della prossima settimana. Reguzzoni: “Serve un'azione urgente”
Il Ministro degli esteri Franco Frattini convocherà oggi stesso il tavolo Italia-Svizzera, organismo bilaterale competente per la risoluzione delle problematiche legate ai ristorni dei frontalieri. La riunione potrebbe svolgersi già lunedì mattina o comunque nei primi giorni della prossima settimana. La notizia arriva dal capogruppo della Lega Nord alla camera dei Deputati Marco Reguzzoni che ha informato di aver immediatamente contattato il responsabile della Farnesina dopo la decisione di ieri del Consiglio di Stato del Canton Ticino volta a congelare il 50% dei ristorni dei frontalieri dovuta ai comuni di confine.
«Dopo aver sollevato ieri in aula a Montecitorio il problema, ho sentito oggi il Ministro Franco Frattini, che mi ha confermato che convocherà già oggi stesso il tavolo – afferma Reguzzoni – .
Serve infatti un’azione urgente che faccia seguito alla mia richiesta, avanzata ieri a Montecitorio e nei giorni scorsi con l’approvazione di un’apposita mozione della Lega, di dare attuazione nel più breve tempo possibile alla rimozione della Svizzera dalla black list. E poi sarà indispensabile il dialogo per chiarire i rapporti bilaterali fra Italia e Svizzera. Un dialogo diplomatico ma concreto, che tuteli i diritti dei frontalieri e dei Comuni».
Reguzzoni chiede una presa di posizione forte da parte del Governo italiano «per evitare che i sindaci e i Comuni di confine paghino conseguenze troppo alte. Per questo è necessaria una presa di posizione forte del Governo, perché c’è in gioco lo sviluppo di un territorio che abbraccia, centinaia di comuni nelle Province di Varese, Sondrio, Como, Lecco e Verbania».
«So che il territorio – ha concluso il capogruppo della Lega Nord alla Camera – si sta muovendo, ed è previsto un incontro fra tutti i Comuni e le Comunità Montane interessate. Questo è un importante segnale di unità, che dimostra fra l’altro la necessità di dare agli stessi enti del territorio il potere per risolvere i propri problemi».
La questione del congelamento dei frontalieri è stata trattata nel pomeriggio di ieri, 30 giugno, anche da un intervento del parlamentare del Pd Daniele Marantelli che avvisò della presenza in aula del Ministro Frattini, «che ha ascoltato attentamente gli interventi mio e di Reguzzoni». Oggi la svolta che potrebbe portare a risultati positivi già dai prossimi giorni, insomma, anche alla luce del mancato appoggio del governo di Berna alla decisione ticinese.
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