I lavoratori licenziati bloccano Cargo City di Malpensa
Due ore di blocco stradale degli addetti della logistica di Malpensa: si forma una lunga coda di camion. Protestano per la riassunzione e per il pagamento degli arretrati
Situazione sempre più tesa alla Cargo City di Malpensa, per la protesta dei lavoratori della logistica in appalto a MLE-Argol: dopo la protesta "pittoresca" nella giornata di ieri e l’occupazione degli uffici della UIL, gli addetti rimasti senza lavoro sono tornati ad alzare la voce, bloccando per due ore l’accesso alla zona merci dell’aeroporto. Il blocco stradale – vigilato dalla Polaria e Carabinieri – ha fermato tutti i veicoli in arrivo e in uscita per due ore, dalle 8.30 alle 10.30: si è formata anche una lunga coda di mezzi pesanti (e qualche auto) che è arrivata a toccare la superstrada 336, a un chilometro e mezzo di distanza.
«Abbiamo fatto il blocco stradale per chiedere lo stipendio e i soldi che ci spettano» dice Fabrizio Lombardo, della Cub. La protesta è sostenuta dai sindacati di base, ma anche da CGIL, CISL e UGL, uniti contro l’accordo firmato da UIL e FLAI. Lombardo spiega che l’obbiettivo primario, per ora, era la partecipazione al tavolo delle trattative: MLE Argol, il vero committente del lavoro di logistica, aveva infatti chiesto come precondizione la fine della protesta e che Cub, Cgil e Cisl non partecipassero al confronto. «Disponibilità a parlare con chi lavora ma non con chi intende solo strumentalizzare la situazione» fanno sapere dall’azienda.
Alle 10.30 si è raggiunto un accordo. «Prima al tavolo c’era solo la UIL, ora ci sono tutti i sindacati. Per questo abbiamo tolto il blocco» dice Lombardo della Cub, pochi minuti dopo la fine delle barricate. Dietro i varchi di Cargo City rimangono alcuni dei lavoratori riassunti, che inveiscono e insultano quelli del presidio, dicono di voler lavorare: l’aria è tesa, la polizia (non in forze, ma comunque presente) vigila che la situazione non degeneri. Il prossimo round è previsto nel pomeriggio, quando si capirà come è andato l’incontro. Non si escludono altre proteste e blocchi.
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