Il giudice Battarino: “A Paola ho incontrato magistrati stakanovisti”
Il gip di Varese, attualmente e momentaneamente in forze al tribunale calabrese, ospite della serata culturale della Festa democratica della Schiranna per parlare dei suoi ultimi libri
A Paola come a Varese lo “stacanovismo” dei magistrati non cambia. Parola del giudice Giuseppe Battarino, attualmente e momentaneamente in forze al tribunale calabrese, ospite ieri sera della serata culturale della Festa democratica della Schiranna per parlare dei suoi ultimi libri. «Se a Paola arrivo in tribunale alle 8.35 già non trovo più posto per parcheggiare – racconta Battarino – e nell’ufficio a fianco al mio c’è un giovane magistrato che sta demolendo un montagna di carte lavorando 10 ore al giorno».
Parte anche da questo esempio il “giudice scrittore” per raccontare cosa lo ha spinto a scrivere le sue ultime fatiche letterarie, “Sentieri invisibili” e “Le inutili precauzioni” (Todaro editore). Due libri nati dalla volontà di «chiamare le cose con il loro nome», e portare un quadro di realtà all’interno di quelle che in fondo sono storie inventate, «cosa che nei libri e negli sceneggiati televisivi avviene sempre di meno».
Degli esempi? «i programmi televisivi della domenica pomeriggio, infarciti di pseudo crimonologi e ragazze con le labbra rifatte, che discutono animatamente di procedura penale in relazione alle più note vicende di cronaca nera». Un altro: «gli sceneggiati televisivi che dipingono il poliziotto o il carabiniere di turno come un eroe che attraverso l’intuito lotta da solo contro le ingiustizie. In quadro in cui la magistratura viene rappresentata come un apparato burocratico pieno di imbecilli che frena questa lotta alla criminalità».
Battarino inventa storie, le ultime due sono dei gialli, ma l’invenzione narrativa è ben incardinata nella realtà delle procedure penali: «non si può dare un messaggio distorto dei meccanismi giudiziari, si rischia di produrre dei danni – spiega il giudice che, citando Nanni Moretti, precisa -: Le parole sono importanti, nella cronoca della realtà così come in un romanzo giallo».
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