La Quiete volta pagina

La nuova dirigenza punta sulla collaborazione con l'università. "Allacceremo rapporti anche con i professionisti, gli enti e le realtà del territorio"

La Quiete” volta pagina. La nuova dirigenza della clinica sanitaria varesina si è presentata alla stampa per «chiarire l’attuale situazione e precisare tutto ciò che è stato detto e scritto fino ad ora» sul passaggio di proprietà dal gruppo Polita al gruppo Sant’Alessandro.
Il chiarimento parte proprio dal gruppo acquirente, il Sant’alessandro, gruppo che opera in Lazio, dove gestisce diverse cliniche, e che ha rilevato la gestione della struttura sanitaria varesina attraverso un percorso di fatto pilotato dalla procura.
«La situazione economica della regione Lazio ha spinto il nostro gruppo ad orientare i nuovi investimenti altrove – spiegano Alessandro Casinelli, amministratore del gruppo e il socio Alessandro Vallone -, e la proposta de La Quiete ci è parsa subito molto interessante».
Perfettamente al corrente dei trascorsi burrascosi della clinica varesina i nuovi proprietari spiegano di aver trovato proprio nel ruolo giocato dalla procura una salvaguardia sufficiente a garanzia dell’operazione.
«Siamo a conoscenza delle vicende che hanno interessato la precedente gestione e proprio per questo stiamo cercando di dare un’immagine e un volto nuovo alla clinica – spiega la nuova dirigenza -. Vogliamo chiarire che non abbiano nulla a che vedere con i precedenti proprietari, i Polita e i Riva, e nemmeno, come è stato detto e scritto, con gli Angelucci».

Per quanto riguarda la gestione futura del centro di via Dante i nuovi proprietari, sotto la guida del direttore sanitario Mario Francesco Cecchetti, annunciano un piano di riorganizzazione delle risorse interne e la volontà di riallacciare rapporti di collaborazione con l’università e i professionisti della città.
«La nostra ferma intenzione è quella di riorganizzare la struttura sia per quanto riguarda le risorse umane, questa è infatti una delle criticità che abbiamo incontrato arrivando qua, che per quanto riguarda le risorse tecnologiche» e, grazie alle collaborazioni con la città, proseguono Vallone e Casinelli, «fare della Quiete un polo di eccellenza».
Una via che potrà essere intrapresa «solo grazie alla collaborazione con l’università, con gli enti locali e le strutture sanitarie del territorio».
E proprio sull’università i due amministratori dicono di voler puntare un fiche importante:«abbiamo già cominciato ad allacciare rapporti per cercare di stabilire una collaborazione che dia vita a progetti importanti. La nostra struttura potrà essere il cardine di tante nuove sperimentazioni. In ciò siamo consapevoli di quanto possiamo dare noi all’università, attraverso la condivisione di strumenti di nostra proprietà che sono all’avanguardia nel campo sanitario, e quanto sia invece importante il contributo che possono portare gli studenti a noi».
Da oggi comincia così la nuova storia della Quiete, spiegano da via Dante: «Noi saremo responsabili solo ed unicamente di quello che avverrà da adesso in poi. La vecchia gestione non ci riguarda».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2011
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