Arriva il fotografo che inscatola i volti.
Leone Matteo Luraghi (nella foto a sinistra), 32 anni, diplomato all’Istituto Italiano di Fotografia, nato a Milano e
cresciuto a Cazzago Brabbia sulle sponde del lago di Varese, è venuta in mente un’idea strana, ma molto simpatica e interessante: ritrarre
i visi di passanti, conoscenti, amici e parenti circondati da una scatola di cartone, per poi realizzare un mega collage da esporre e pubblicare. Così si è armato di luci, sedia, sfondo e ovviamente macchina fotografica ed ha cominciato a raccogliere il materiale: «
Sono arrivato a 250/300 foto, me ne servono mille per terminare il progetto, entro autunno avrò finito – spiega Leone, folgorato sulla via della fotografia tre anni or sono -. Mi diverto a fermare la gente e immortalarne lo sguardo circondato da una scatola:
ho portato il mio “set” a Varese, a Inarzo, al lago a Cazzago e Ispra. Prossimamente andrò in spiaggia a Forte dei Marmi e poi a Milano. Chiedo a chi si fa fotografare di

volgere lo sguardo in su, a destra o a sinistra, cerco di cogliere la naturalezza in ognuno: alla fine realizzerà un collage, una trama di volti, che spero di esporre in molti posti. Per ora sono in parola col Biffi a Varese e con altri due locali a Pavia e Milano: il sogno è quello di catturare il volto di qualche vip, calciatore o altri personaggi famosi, per avere più visibilità e riuscire a vedere il mio lavoro pubblicato».
L’idea, senza dubbio particolare, è nata nel corso di uno dei classici lavori da fotografo: «Di solito faccio foto di scena, in teatro e nei back stage. Quella volta ero
ad un battesimo: anche in quella circostanza ho provato a fare qualcosa di particolare, di mio, e mi è venuta l’idea di fotografare tutti i presenti in una scatola. Così è nato il progetto, che poi ho affinato e perfezionato.
Ho anche una scatola più piccola per immortalare i bambini – spiega Leone -. Credo che oggi per fare il fotografo non bastino la tecnica e i mezzi, ma ci vuole inventiva, cosa che troppo spesso manca anche ai più grandi. Le fotografia digitale ha facilitato di molto i compiti a chi scatta, ma se lo si fa senza cuore e senza fantasia non ha senso. Io il progetto ce l’ho e lo voglio realizzare».
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