Manifestazione no-Tav, scontri violenti al cantiere
Una parte del corteo pacifico e non violento si è staccato e ha raggiunto il cantiere per la realizzazione del tunnel. Duri scontri con la Polizia che ha usato lacrimogeni. Condanna dei politici di tutti gli schieramenti per gli atti di violenza
Sono state 8 ore di guerriglia tra i boschi quelle che si sono vissute in Val di Susa a Chiomonte, nei pressi del cantiere della Tav. Qualche migliaio di manifestanti, distinto dal corteo pacifico e non violento (oltre 50 mila persone) che è partito da Exilles ed è giunto al campo sportivo di Chiomonte, hanno affrontato a viso aperto la Polizia in tenuta antisommossa. I primi scontri si sono avuti attorno alle 10,30 con diversi tentativi da parte dei manifestanti di sfondare le recinzioni del cantiere in più punti. Attaccano con sassi e tondini di ferro e poi riparano nei boschi. Ad un certo punto un carabinieri rimasto isolato viene disarmato e rilasciato ma la pistola verrà restituita slo al termine degli sconti che solo attorno alle 18 si concludono con un bilancio pauroso.
Sono circa un centinaio gli agenti feriti mentre una quindicina di manifestanti sono stati arrestati dalle Forze dell’Ordine che hanno fatto uso di lacrimogeni che in alcuni casi hanno colpito al viso e alle gambe alcuni dimostranti. Da parte loro, invece, la risposta è a base di bottiglie di ammoniaca (ne parlano fonti delle forze dell’ordine) e bombe carta che hanno fatto nascere anche qualche piccolo incendio. Condanna unanime della politica nei confronti dei violenti con alcuni distinguo per i manifestanti pacifici da parte delle forze ambientaliste e della sinistra come Verdi e Sel.
Al termine del corteo pacifico si è presentato anche Beppe Grillo che ha parlato al campo sportivo: "Queste sono prove techniche di dittatura, ho la stessa sensazione del G8 di Genova, lì hanno fatto l’addestramento con studenti e operai, qui inseguono pensionati e anziani. Devono capire che la nostra è una guerra civile, cittadini e movimenti hanno bypassato politici e partiti" – ha detto il comico genovese. Gli amministratori dei comuni che stanno partecipando alla manifestazione no-Tav hanno chiaramente preso le distanze da coloro che avevano deciso di prendere i sentieri verso i cantieri per sfondarli.
Da un punto di vista diverso dice le stesse cose Maccari, segretario del Coisp, sindacato di Polizia che attacca Grillo: «Gli scontri in Val di Susa stanno riportando alla memoria di molti il G8 di Genova: probabilmente, come allora, qualcuno sta aspettando che ci scappi il meorto, magari tra le Forze dell’Ordine. Se la situazione continua a degenerare – continua Maccari – grosse responsabilità saranno da attribuire a quei politicanti che continuano a gettare benzina sul fuoco, mettendo a rischio soprattutto l’incolumità di quegli appartenenti alle Forze dell’Ordine chiamati ad affrontare una vera e propria guerriglia, oltre a deliberati tentativi di omicidio. Eppure qualcuno, come l’ex comico Bebbe Grillo, si ostina a definire eroi quei black block che si stanno scagliando con feroce violenza contro i nostri colleghi, lanciando bombe carta, corpi contundenti, ammoniaca. Si tratta di dichiarazioni criminali, così come quelle di chi diffonde notizie false su proiettili di gomma e lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo».
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