Musica e parole per raccontare il “Il Piccolo Principe”
L'attore Giuseppe Adducci e la band i Sulutumana raccontano la favola di Antoine de Saint-Exupéry. L'appuntamento è per giovedì 28 luglio per il "Festival città di Cernobbio"
Uno spettacolo di narrazione e canzone, una storia che piace a grandi e piccini, un libro da leggere e cantare. Giovedì 28 luglio per il "Festival Città di Cernobbio" si terrà una serata dedica al "Piccolo Principe". La storia di Antoine de Saint-Exupéry verrà messa in scena da Giuseppe Adducci e dai Sulutumana, per fare «musica e parole», come spiega Gian Battista Galli, voce e fisarmonica della band.
Nato dalla collaborazione tra l’attore e la band, questo "Ciao Piccolo Principe" «è uno spettacolo teatrle nato da un laboratorio scolastico per bambini» e verrà messo in scena durante la serata del festival sulle rive di Comabbio. Accampagnato da dieci canzoni inedite, scritte dai Sulutumana lo spettacolo racconta una storia che «ha chiavi di lettura molteplici, che piace ai grandi e ai piccini. É la favola più adulta che c’è: capace di far divertire i bambini e di emozionare i grandi».
Un trattato filosofico che diventa storia fantastica e viceversa, «è bello quando uno spettacolo arriva», continua Galli, «noi abbiamo scritto dieci canzoni per questo spettacolo ed è stata una bella prova. Non l’abbiamo presa sul serio ma è nato un lavoro spontaneo. É il disco che abbiamo venduto di più in tutta la nostra carriera».
Insomma, questa volta il folk, rock, jazz si sono miscelati in un disco diverso, ma che non smentisce le caratteristiche del gruppo. «Sono testi che somigliano molto a quello che facciamo noi, abbiamo trasformato tutto nel nostro linguaggio. Siamo cantautori, nasciamo con la musica popolare ma abbracciamo diversi generi e cerchiamo la nostra identità. Da dove arriva tutto questo è da decifrare di volta in volta…». Già pronto per il periodo Natalizio un altro album dedicato ai più piccoli, dove la band racconta la favola di Andrea Vitali "I grandi non dicono mai la verità" mentre, per la primavera, si pensa ad altri inediti "classici" del gruppo.
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