Padre John “allievo” del miele varesino
Dopo aver frequentato un corso di apicoltura a Varese, è tornato in Nigeria dove ha dato vita a un alveare che ha portato cibo e lavoro
“Il miele è un grande valore” si apre così la conferenza stampa dedicata a Padre John. Le parole
dell’ Assessore all’agricoltura Specchiarelli ci danno un’ idea molto chiara di qual è il tema. Il
miele e Padre john: insieme hanno portato una ventata in più di speranza alla popolazione di Ondo, Nigeria.
Tutto incomincia l’estate scorsa quando Padre John segue un corso di apicoltura presso l’ apiario di Giulio Garti e si dimostra allievo tanto bravo da meritarsi uno speciale attestato. A fine settembre John ritorna in Nigeria per avviare un’apicoltura di tutto rispetto che utilizza arnie particolari (quelle africane) per api particolari. “L’ ape africana è piu piccola ma anche più cattiva -sostiene Garti- ma John non è uno da farsi intimidire: ora però dobbiamo fare un passo in avanti utilizzando arnie europee”. È questa la seconda sfida lanciata dopo la prima brillantemente superata.
“Sono molto contento perchè siamo già riusciti a produrre più di cento chili di miele: e poi è un attività che dà lavoro alla gente del posto” così Padre John che non nasconde la sua soddisfazione
per quello che è riuscito a fare grazie all’aiuto degli “amici” varesini. Uno di questi è il Presidente di Confagricoltura Varese Gervasini: “Le Api sono ambasciatrici di solidarietà e fratellanza ma anche di occupazione: è in questo modo, insegnando il lavoro, che si può raggiungere un’ autonomia economica”. A coronare questa bella collaborazione la consegna di un’ opera artistica raffigurante un alveare che viene affidata a Padre John dall’ apicoltore professionista Guido Brianza.
Ha chiuso la conferenza l’Assessore Specchiarelli con un annuncio importante: “Nel giro di un mese arriveranno gli specialisti del Ministero per dare al miele varesino il marchio DOP”. Si tratta di un riconoscimento importante che certifica la qualità dei nostri prodotti. Ce ne sono anche altri di tutto rispetto: come la grappa Rossi d’ Angera, una delle più antiche d’ Italia e presente ora anche in una nuova versione con il miele che presto verrà inserita nella lista di prodotti tipici regionali.
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