Polita cede un pezzo della clinica La Quiete

La clinica La Quiete cambia ancora pelle. I proprietari, al centro di un intricato caso societario e giudiziario, hanno formalizzato ieri pomeriggio un accordo che prevede la cessione della gestione sanitaria a una nuova società. Il contratto è stato firmato nel tardo pomeriggio di venerdì, dopo una serie di riunioni top secret, tra cui anche un incontro per chiarire la situazione del personale della clinica stessa. Il risultato finale è un forte tentativo di rilancio da parte dei Polita che in questo modo contano di uscire dal “cul de sac” in cui si erano trovati dopo due fallimenti di società della loro galassia imprenditoriale nel settore medico, l’accusa di bancarotta fraudolenta e una terza istanza di fallimento che la procura della repubblica ha presentato proprio su La Quiete Hospital, la società che attualmente gestiva la clinica.

Ai Polita resterà la proprietà degli immobili e il senso dell’accordo starebbe proprio in un ritorno del gruppo al suo core business originario, quello della valorizzazione di immobili, mentre per la gestione sanitaria subentreranno soci che già operano nel settore e che garantiranno milioni di euro freschi nella casse dell’azienda, sanando tra l’altro la situazione debitoria che starebbe a monte dell’ultima istanza fallimentare presentata dal pm Agostino Abate. Quanto ai nomi dei nuovi capi della clinica, per ora, è solo possibile fare supposizioni, perché Sandro Polita sembra sia intenzionato a spiegare tutto quel che sta accadendo, nei dettagli, lunedì prossimo. Si parla di persone di assoluto rilievo nel settore; nelle ultime ore era spuntato anche il nome degli Angelucci, ma in realtà i nomi sarebbero altri.
Gli industriali varesini si limitano a dire che l’accordo sarebbe la dimostrazione che il gruppo è florido e dunque in grado di fare fronte ai suoi impegni. La novità è di rilievo perché l’ingresso di capitali freschi e di nuovi progetti potrebbe rappresentare, a giudizio dei Polita, l’approdo sicuro alla quale stavano lavorando da giorni.

Redazione VareseNews redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 02 Luglio 2011