Siccità in Somalia, l’iniziativa dell’AVSI

Un aiuto che con pochi euro può salvare la vita

fameRiceviamo e pubblichiamo
Cari amici e sostenitori di AVSI, un aggiornamento sulla situazione della siccità in Corno d’Africa. Sollecitati dal Santo Padre a prendere posizione sull’emergenza carestia, abbiamo aderito all’appello del consorzio AGIRE, agenzia italiana di risposta alle emergenze di cui AVSI è parte. La comunità internazionale si sta mobilitando, ma tra le righe si leggono anche molte analisi: c’è la crisi e non bastano i fondi, ciascuno commenta che l’altro non fa abbastanza, si imputa il problema a forze superiori che non intervengono con formule risolutorie, si dice che l’emergenza viene da lontano e non si risolve con un SMS, che l’emotività non aiuta. Tutte considerazioni almeno in parte condivisibili, che però non possono diventare un alibi per aspettare che qualcuno porti la soluzione. Ciascuno di noi ha una responsabilità personale e può fare qualcosa. AVSI è operativa e sta già lavorando per far fronte a questa emergenza. Per questo chiediamo il vostro ulteriore sostegno. Il punto essenziale è una presenza centrata sulla persona (e non sui “rifugiati” o “profughi”) che riparta dalla sua dignità e alimenti la speranza. AVSI è a Dadaab, un campo in territorio keniota in cui si rifugiano quotidianamente centinaia di famiglie somale che fuggono la sete e la fame, e lavora perché le persone che arrivano possano ricominciare una vita degna. In particolare, ci occupiamo di educazione.Carità e concretezza. Questo leggiamo nelle testimonianze che i nostri colleghi di AVSI mandano da Dadaab, in Kenya e che vi invitiamo a seguire sul nostro sito, nella rassegna stampa, sul sussidiario.net. Vi si trova l’esperienza tangibile che “le forze che muovono la storia sono le stesse che muovono il cuore dell’uomo”. Nell’enorme crisi di un’area grande come la Francia, che coinvolge 10 milioni di persone, AVSI è operativa nel campo Dadaab. Per intervenire in questo campo occorrono un accordo specifico e un coordinamento strettissimo con le istituzioni preposte, sia per ragioni di sicurezza (come sapete chi fugge viene da una zona di guerriglia), che per il necessario coordinamento. Vi lavorano 2 persone italiane, Maria Li Gobbi e Francesco Calcagno, e un gruppo di 15 persone locali. Insieme a loro, Leo Capobianco e Victoria Martinengo. L’obiettivo che abbiamo con i fondi che stiamo raccogliendo è quello di ampliare l’intervento educativo, integrando attività già in corso con fondi UNHCR (alto commissariato per i rifugiati): avviare alcuni asili per i più piccoli, costruire aule temporanee, svolgere attività ricreative con bambini e ragazzi, formazione degli insegnanti e degli educatori. Maggiori dettagli sul sito www.avsi.org.
Con l’sms solidale al 45500 si possono donare 2 euro da cellulari Tim, Vodafone, Coopvoce, o chiamando da reti fisse Telecom Italia e Teletu. E’ possibile contribuire all’operazione AGIRE, dal sito www.agire.it Per lo specifico intervento di AVSI si possono fare donazioni al seguente conto corrente intestato ad AVSI Fondazione:CREDITO ARTIGIANO – Sede Milano Stelline – Corso Magenta, 59IBAN: IT56S0351201614000000002675
Causale : Emergenza siccità in Africa Orientale – AGIRE

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2011
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