A Velate il ricordo di Salvatore Furia

Alle 18 di giovedì 11 una messa nella chiesa di santo Stefano a Velate ha ricordato "Il professore" che ha fatto amare le stelle ai varesini. IL testo integrale della preghiera scritta da Furia e letta in chiesa

All'uscita della messa in suffragio a FuriaC’erano anche due assessori della giunta varesina, Fabio Binelli e Simone Longhini, alla messa in ricordo di Salvatore Furia, morto nella notte tra l’11 e il 12 agosto 2010, celebrata alle 18 di giovedì 11 alla chiesa di santo Stefano a Velate. Alla funzione, però, hanno assistito come tutti gli altri, mescolati tra le file semplici di chi ha collaborato con lui tanti anni.  C’erano anche rappresentanti delle associazioni ambientaliste, e di chi ha sempre raccontato Varese: e anche loro, erano mescolati tra le signore della castellanza e i signori in gilet da cacciatore.
Tutti loro, hanno riempito la chiesa di santo Stefano a Velate per ricordare "il professor Furia", l’appassionato fondatore della cittadella delle scienze al campo dei Fiori.

Luca Molinari, presidente della società astronomica Schiaparelli«Una persona grandissima, che riusciva straordinariamente a trasmettere il suo entusiasmo al prossimo» ha ricordato don Adriano Sandri, parroco di Velate «Non era assiduo nel frequentarci, anche per gli orari strani che la cittadella imponeva, ma sapeva comunicare con grande entusiasmo ogni sua esperienza religiosa: speriamo che i valori che ha sempre perseguito e saputo comunicare continuino: a voi tenere viva la fiaccola».

Una fiaccola subito raccolta in nome del professore dall’attuale presidente della società astronomica Schiaparelli, Luca Molinari (Al centro nella foto): che ha letto (e dei giovani volontari hanno poi distribuito all’uscita) una preghiera – testamento spirituale del professor Furia: diretta sia a chi crede che a chi non crede, ma è accomunato dalla stessa meraviglia nei confronti dell’Universo.

La preghiera di Salvatore Furia

…Allora che la notte
Scende ed illumina di stelle
L’oscurità del cielo
alcuni di noi dicono:
"Dio come sei grande"
Essi intravvedono nella complessità
E nell’immensità del tempo e dello spazio
L’opera della Tua perfezione.
Essi rendono grazie a te
per le meraviglie create.
Altri tra noi cercano nella natura,
nelle stelle, ma anche in un fiore,
o in un evento umano
la risposta a domande,
talvolta piene di ansietà
e di inquietudine:
perchè siamo venuti al Mondo,
qual è il nostro scopo,
che volto hai Signore?
Essi sono confusi, cercano la fede,
ma non sanno accostarsi a Te.
E’ per questi nostri compagni che noi ti preghiamo Signore.
Dacci fortezza e profondità di pensiero.
Noi Ti amiamo Signore e Ti sentiamo
Dentro di noi, nel cuore che batte,
nella luce dei nostri occhi,
nella mente che ci fa pensare,
nella voce che ci fa esprimere

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Pubblicato il 12 Agosto 2011
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