Gli ambientalisti lanciano l’allarme: “Salviamo i cedri della città giardino”

Verdi Ambiente e Società, Amici della Terra, Italia Nostra e Legambiente lanciano l’allarme cedri. Le associazioni ambientaliste varesine chiedono al Comune di salvaguardare con la massima attenzione il patrimonio arboreo di viale Borri, per la precisione dell’area dell’ex parco Prevosti: «Costituisce un fattore positivo sotto l’aspetto della salute pubblica oltre che per quanto concerne i detti valori storici e paesaggistici – si legge nella nota firmata dai presidenti delle quattro associazioni -. Le conifere presenti nella proprietà, risultano essere per la maggior parte in un “ottimale stato fitosanitario”: se hanno subito traumi è per via dei lavori edificatori di un fabbricato condominiale su tre piani (concesso per altro a condizione del mantenimento della cortina di cedri esistenti), sia per la tempesta che ha colpito la zona di recente. La costruzione in particolare è stata una “aggressione” alle piante che andavano comunque conservate: i lavori edificatori sono stati effettuati troppo vicini alla vegetazione, sono stati effettuati scavi alla base dei cedri, in grado di causare danni alle radici delle piante». Le associazioni ambientaliste chiedono che il Comune di Varese faccia chiarezza: «Serve salvaguardare il maggior numero possibile di piante del parco, con tutti i mezzi tecnici più idonei per valutare lo stato di salute e conseguentemente il fattore di reale pericolosità di ogni singola pianta. Nel caso si rendessero assolutamente inevitabili altri abbattimenti, che dovranno comunque essere autorizzati dalla Soprintendenza, chiediamo che si prevedano fin da ora modi e tempi di un’adeguata e sollecita ripiantumazione. Per quanto riguarda le eventuali responsabilità dell’impresa edificatrice, chiediamo che si verifichi l’esatto adempimento di ogni prescrizione contenuta nei provvedimenti autorizzativi. L’abbattimento totale di tutti i cedri, come ventilato dall’attuale proprietà del parco, costituirebbe un pericolosissimo precedente per il futuro del verde di Varese. In questo senso non dovrà esservi quindi nessuna indulgenza del Comune di Varese verso la detta ipotesi “distruttiva” delle piante proprio al fine di tutelare quell’immagine di “Città Giardino” che costituisce uno dei valori di maggior fama e attrattività della città».