L’assunzione della cantante del Distretto 51 solleva un caso politico

Sette assunzioni a tempo determinato all’ospedale di Treviglio. La prima classificata è Simona Paudice (nella foto a destra durante un recente concerto a Varese), un volto molto noto dalle nostre parti perché è la cantante del Distretto 51, la storica band di Varese, dove suona anche il ministro Roberto Maroni.
La notizia pubblicata sul quotidiano Bergamonews sta destando clamore per diverse ragioni. A dirigere la struttura ospedaliera c’è un leghista doc, il pavese Cesare Ercole, già sindaco di Broni negli anni Novanta e poi parlamentare del Carroccio dal 2001 al 2006.
Tra le sette assunzioni, a tempo determinato per un anno, risulta Gianluca Barbieri, un concittadino giovanissimo del Dg,  e Simona Paudice. I due, come figura dalla delibera dell’ospedale, per i titoli presentati, avevano punteggi modesti mentre sono gli unici che hanno preso il massimo (50 punti) nel colloquio orale.
Cesare Ercole, sentito da Radio Capital ha confermato di conoscere Gianluca Barbieri, ma di non aver in alcun modo condizionato l’operato della commissione d’esame. "Mi sembra solo di aver dato incarichi annuali a persone che avevano tutti i requisiti".
Simona Paudice vive da diverso tempo a Treviglio dove lavorava prima come impiegata in una azienda di promozione turistica e poi, da qualche mese, come interinale già all’interno della struttura ospedaliera.
Sulla vicenda sono intervenuti due consiglieri regionali. Gabriele Sola, dell’Idv, parla di "casta in salsa padana" e annuncia che presenterà un’interrogazione al Consiglio regionale e rincara la dose affermando  che "colpisce la discrepanza tra il basso punteggio legato a titoli di studio e curriculum, e l’elevatissima valutazione (il massimo) conseguita al colloquio. La signora avrà forse risposto alle domande della commissione gorgheggiando? Che dire, poi, del conterraneo del direttore generale dell’azienda ospedaliera, che ha raccolto il punteggio più basso per studi e curriculum ed il più alto (come la vocalist) al colloquio?”.
Il segretario regionale del Pd, Maurizio Martina, anche in qualità di consigliere regionale eletto proprio in provincia di Bergamo, annuncia anche lui un’interrogazione. "Gli elementi emersi dalle prime notizie di stampa sono sconcertanti. – scrive Martina. – Le modalità di selezione delle candidature, a cominciare dai punteggi assegnati con i colloqui, rilevano un metodo discrezionale totalmente inadeguato per una struttura pubblica".
Intanto sulla Rete si scatenano i commenti della notizia e in giorni così delicati e densi di preoccupazioni il sospetto di possibili favoritismi viene vissuto come un oltraggio. A questo si aggiunge il malumore di tanti leghisti che faticano a riconoscersi in tante situazioni che vedono protagonisti loro esponenti di spicco.