L’uragano arriva su una New York deserta
La paura di Irene e il monito delle autorità hanno svuotato le zone a rischio della città. La furia della tempesta è arrivata nella notte
New York è deserta. La paura dell’uragano Irene e il monito delle autorità hanno svuotato le zone a rischio della città. La furia della tempesta è arrivata nella notte.
Nella parte sud di Manhattan il fiume Hudson ha gia’ superato gli argini e ricoperto d’acqua la nota passeggiata di Battery Park. Sale il livello dell’acqua a Lower Manhattan, una delle aree evacuate. Il livello dell’East River e’ salito notevolmente ed e’ ora a livello del marciapiede. In Brooklyn diverse strade sono allagate.
"Da questo momento la situazione peggiorerà. Il tempo per evacuare è finito", ha detto poco dopo le 22 locali (le 04 italiane) in una drammatica diretta televisiva il sindaco di New York, Michael Bloomberg, che ha invitato quanti non si fossero allontanati dalla citta’ – da cui sono state evacuate 370.000 persone dalle zone esposte, fra cui Downtown e Lower East Side a Manhattan – ad ”andare a casa” e a restare li’ fino a quando non sara’ passato il peggio.
Nelle prime ore del mattino la potenza delle raffiche e l’intensita’ della pioggia su New York sono aumentate e circa 8.300 persone sono rimaste senza elettricita’ a Staten Island. Blackout che hanno gia’ colpito in modo massiccio nelle zone dove il cuore dell’uragano sta imperversando: nel Maryland almeno 743.000 persone sono senza energia elettrica, secondo la protezione civile dello stato, mentre la compagnia Pepco comunica che nella capitale Washington Dc sono senza corrente in 30.000.
Gli Stati Uniti sono già colpiti da venerdì e ci sono al momento nove vittime: sette uomini (tra cui un surfista che ha voluto le sfidare le onde alte come case), un bambino e una donna.
L’uragano Irene ha già contabilizzato più di 9mila voli soppressi e cancellati a causa delle avverse condizioni climatiche. Tutta l’East Coast è colpita da una sorta di chiusura del proprio spazio aereo, tanto che non ci sono voli in partenza dalla North Carolina verso Boston e viceversa. Chiusi gli aeroporti internazionali di Newark e il John Fitzgerald Kennedy.
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