La cava Holcim si allarga, gli Amici della Terra preoccupati

L’associazione Amici della Terra scrive al primo cittadino di Gorla Minore per metterlo in guardia sull’allargamento della cava Holcim nel territorio comunale: «Le chiedo di sancire la indisponibilità del Suo Comune ad essere sede di nuove attività che comportino uno sversamento dei valori territoriali che vanno invece valorizzati in massimo grado a vantaggio della qualità della vita di coloro che abitano e lavorano presso lo stesso nonché di attività di ospitalità anche turistica di terzi che possano sviluppare attività economiche sostenibili e durature. Favorire la nascita di attività economiche commerciali volte a produrre materiali sostitutivi dei materiali di scavo per la realizzazione di strade e ferrovie. Non stiamo promuovendo una inadeguatezza strutturale regionale bensì vorremmo che il territorio per primo possa invogliare gli enti locali superiori ad adottare strategie perseguenti in massimo grado la sostenibilità delle proprie scelte. Occorre non tarpare le ali allo sviluppo economico, bensì promuovere innovazione soddisfacendo le necessità del territorio e trovando, nel contempo, le soluzioni più idonee a soddisfare i bisogni collettivi. Che non sono il distruggere il patrimonio di tutti ( la natura primariamente) ma trovare altre strade che permettano il raggiungimento dell’equivalente risultato sicuramente più complesso della distruzione paesaggistica (ovvia e semplice che si attua con una semplice escavazione) ma maggiormente premiante e fautrice di un equanime distribuzione di ricchezza. Non si creda possibile di soddisfare con altre cave il bisogno di materiale per la realizzazione di abitazioni, strade o ferrovie. In Germania per esempio non viene più cavato ma il materiale che ora si ricava in questo modo viene prodotto».

Il monito dell’associazione ambientalista presieduta da Arturo Bortoluzzi giunge a sorpresa per il sindaco Giuseppe Migliarino che per anni si è battuto contro l’apertura di ulteriori cave nel suo territorio e in particolare nell’area boschiva sovracomunale del Bosco del Rugareto: «Mi chiedo dov’era il signor Bortoluzzi quando abbiamo bloccato il piano di sviluppo delle tre cave che avrebbero distrutto l’intero bosco – si chiede Migliarino – purtroppo oggi non si tratta di aprire nuove cave bensì di allargare quella che c’è già, di proprietà della Holcim, alla quale è stato permesso un allargamento per 7 anni nel nostro territorio e per ulteriori 3 anni nell’area di competenza del comune di Marnate».  Di fronte alle richieste di Bortoluzzi, dunque, c’è poco da rispondere se non che «l’allargamento è stato deciso dalla Regione ed è stato inserito nel piano cave della Provincia di Varese da almeno tre anni». In cambio il Comune non otterrà granchè: si parla di 350 mila euro per un’opera pubblica e ulteriori 15 mila euro all’anno.

Bortoluzzi conclude la sua lettera con un invito all’amministrazione perchè questi soldi vengano utilizzati per guardare attraverso la lente delle Università del territorio le pratiche più riuscite nei paesi europei a livello di produzione dei materiali attualmente ottenuti attraverso l’escavazione; di coinvolgere le scuole tecniche del territorio varesino per individuare progetti innovativi e forza lavoro preparata; di avere fondi stanziabili per far nascere nuove imprese per la produzione di materiale sostitutivo di quello scavato; di promuovere il censimento delle attrattività ambientali e storico culturali presenti nel territorio anche afferente il Comune, perché siano messe in rete tra loro e con il sistema di ospitalità locale diventando capaci di promuovere ricchezza per il corpo sociale. Infine «di richiedere altri finanziamenti portando la progettualità fatta crescere verso bandi di concorso nazionali, regionali ed europei».