Sul Maggiore, molte imbarcazioni e poca cultura
Lo schianto tra due imbarcazioni a Belgirate accende i riflettori sulla sicurezza del lago Maggiore dove i controlli, pur intensi, spesso non sono sufficienti
« Sono due o tre anni che il traffico sul Maggiore è intenso e il lavoro è diventato impegnativo».
All’indomani dello scontro che ha visto la morte di una donna russa e il ferimento di tre persone , Lucio Semenzato, comandante della Polizia provinciale nautica, impegnata con due imbarcazioni fisse proprio sulla costa lombarda, fa il punto della situazione: «La zona più delicata è quella a Sud dove la quantità di imbarcazioni è decisamente alta. Quest’anno abbiamo già comminate 40 contravvenzioni amministrative ( mancanza delle distanze di sicurezza o assenza di assicurazione) e sporto 5 denunce penali».
« Manca la cultura – commenta l’assessore alla protezione civile provinciale Massimiliano Carioni – Oggi la nautica da diporto è diventata popolare. E questo è un bene se non fosse per la superficialità e la poca attenzione che spesso si ha quando ci si mette alla guida di un natante».
Complice anche una legislazione che impone il "patentino" solo a imbarcazioni con oltre 40 cavalli, spesso chi si muove in acqua non percepisce i reali rischi: « Guidare in acqua non è come andare su strada. La nostra polizia nautica ha intensificato l’opera di formazione e informazione – spiega ancora l’assessore – e la sua sede è aperta tutto l’anno per poter fornire le risposte e il supporto che i cittadini richiedono».
A creare più problemi sono gli stranieri: « Spesso non rispettano i limiti di velocità – afferma il comandante Semenzato – E basta una piccola distrazione o un comportamento azzardato e si arriva all’incidente. Quest’anno abbiamo rilevato altri due scontri, fortunetamente meno grave di quello avvenuto ieri a Belgirate».
La sicurezza in acqua è un problema che si è deciso di affrontare istituzionalmente: da due anni è in vigore il "Patto dei Laghi" che vede collaborare più forze ( dalla Gaurdia di Finanza alla polizia costiera, alla polizia provinciale , ai carabinieri, alla protezione civile) con scambio continuo di informazioni al fine di contenere il numero di incidenti ma anche di reati.
Prudenza e attenzione, dunque, sono caldamente consigliati per queste due giornate di caldo e afa: « Grande cautela anche per chi si mette alla guida delle moto d’acqua – spiega Lucio Semenzato – abbiamo fatto già 4 contravvenzioni per questi piccoli scooter che spesso non rispettano le più elementari regole».
In questi giorni, tutte le squadre sono fuori a pattugliare la zona, oltre alle forze dell’ordine e alla polizia nautica, sulle spiagge vigilano gli uomini del 118 e della Protezione civile: « Tutti devono usare più cautela: anche i bagnanti – raccomanda il comandante della polizia nautica – Bagnatevi spesso la testa, non entrate in acqua quando si è appena mangiato e fate i tuffi solo dove l’acqua è profonda…».
Consigli banali che a volte dimentichiamo di seguire…
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