Una “stangata” da 45 miliardi. Berlusconi: “Ci gronda il cuore”

Il premier: «Avevamo promesso di non mettere le mani nelle tasche degli italiani ma le condizioni sono mutate. Abbiamo eliminato 54mila poltrone». Confermata la tassa di solidarietà

manovra anti crisi riforma berlusconi tremontiUna reazione necessaria a una «situazione di emergenza». È stata motivata così la riforma redatta dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro dell’economia Giulio Tremonti per far fronte alla crisi finanziaria che coinvolge i mercati mondiali. «Abbiamo dentro di noi la sensazione di avere fatto il nostro dovere» ha detto il presidente del consiglio che ha spiegato le linee generali del provvedimento. Berlusconi ha parlato di una situazione «profondamente mutata» e di «una crisi planetaria». I dettagli della manovra saranno annunciati nella mattina di domani ma in generale sono state confermate le anticipazioni diffuse nelle scorse ore.

L’entità della manovra – «Con questo decreto – ha detto Tremonti abbiamo dovuto anticipare il pareggio dal 2014 al 2013, quindi aggiungere 20 miliardi sul 2012 e 25,5 miliardi sul 2013. Alcuni elementi rafforzano addirittura il bilancio 2011». «Abbiamo cercato di rendere la manovra il più equo possibile».

Taglio alla spesa pubblica – «Il primo blocco della riforma – ha detto Tremonti – riguarda la finanza pubblica: e prevede la riduzione del costo degli apparati amministrativi. Come abbiamo anticipato provvederemo a tagliare fondi ai ministeri per quasi 6 miliardi che potranno scendere a 5 se funzionerà la robin hood tax».

Taglio ai costi della politica – Sulla questione è intervenuto il premier: «Abbiamo previsto un intervento addirittura eccessivo rispetto a quello che sarebbe giusto per contenere i costi della politica. Abbiamo dimezzato gli incarichi nei consigli regionali, comunali e provinciali per arrivare al taglio di circa 54mila cariche».

Tagli agli enti locali – «Una cifra equivalente – continua il ministro – sarà recuperata riducendo i dei trasferimenti per gli enti locali, somma che potrà essere sconfessata anche in questo caso dalla robin hood tax e dall’entrata in vigore preventiva del federalismo fiscale».

Settori esclusi – La manovra secondo i rappresentanti del governo non toccherà la sanità, la ricerca, la scuola e il cinque per mille. Non saranno intaccate inoltre le opere che riguardano l’edilizia carceraria e quella scolastica.

Rendite finanziarie – «Le rendite finanziarie – ha detto Tremonti – verranno allineate al 20 per cento.

Lotta all’evasione – «Introdurremo dei provvedimenti riguardo i giochi, le accise e i tabacchi e per contenere l’evasione fiscale. La soglia della tracciabilità per il contante sarà ridotta a 2.500 euro. Abbiamo previsto sanzioni forti per chi non rilascerà scontrini fiscali. Rimoduleremo gli studi di settore»

Pensioni – «Abbiamo previsto un miliardo di risparmi sul 2012, con proiezione in anticipo dell’anzianità delle donne».

Riforme – «Resta ferma la nostra posizione sulle riforme assistenziali e fiscali. Chiedermo per questo la delega al Parlamento già per l’anno in corso».

Debito pubblico – «L’obiettivo finale è quello di ridurre il debito dal 3,9 per cento al 1,4 nel 2012 per poi arrivare allo zero».

Modernizzazione e sviluppo del paese: «Interverremo sulle misure a sostegno dell’occupazione, novità sulle liberalizzazioni e sulle privatizzazioni, una nuova normativa sulle municiaplizzate e il tentativo di aumentare la libertà di attività economica anche mantenendo per il momento intatto l’articolo 41 della Costituzione. Altre novità riguarderanno il turismo».
 
Basta ponti – Il ministro Tremonti ha confermato l’accorpamento sulla domenica delle festività non religiose.

Province e comuni – Sulla questione è intervenuto Berlusconi: «Saranno introdotti dei limiti territoriali e di numero di abitanti per le province che dovranno essere raggiunti. Ma è una cosa in divenire. Le modifiche scatteranno alla fine delle presenti amministrazioni e sulla base del censimento del 2011». «Abbiamo previsto l’accorpamento dei comuni, inferiori ai 1000 abitanti gestiti solo dal sindaco».

Tassa di solidarietà – «Resta confermata la tassa di solidarietà per i redditi superiori a 90mila euro e 150mila euro».

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Pubblicato il 12 Agosto 2011
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