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Questa manovra non va bene così. Insieme si trovi una soluzione che non può essere, una volta di più, mettere le mani nelle tasche dei pendolari».
Lo ha detto l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, esprimendo la sua preoccupazione per le ripercussioni che i
tagli previsti dalla manovra sul trasporto pubblico locale potrebbero avere sul sistema ferroviario lombardo. «Quando fu approvata la manovra di luglio – ha detto l’assessore lombardo, inaugurando il primo degli undici nuovi treni in funzione sulla Milano-Monza-Molteno-Lecco – mandai un messaggio tranquillizzante, dicendo che non avrebbe toccato i servizi del trasporto pubblico. La manovra di agosto, ahimè, non è così e riporta la Lombardia nella situazione in cui si è trovata un anno fa, con circa
300 milioni di tagli sul miliardo di contributi che arrivano da Roma per autobus e treni». Di fronte a queste cifre Cattaneo, pur non volendo «fare dell’allarmismo», si è detto pronto «a iniziare una nuova battaglia» per ottenere le risorse da Roma,
con anche «azioni forti ed eclatanti», avviando al contempo «un fronte lombardo in difesa dei pendolari». «L’anno scorso, la Lombardia – ha concluso l’assessore – è stata la prima regione che ha aumentato le tariffe di autobus e treni, con serietà e responsabilità abbiamo chiesto un sacrificio ai cittadini. Essere responsabili, però, non significa essere i più sprovveduti. Noi non ci stiamo più a pagare, dalla Lombardia, per le inefficienze altrui».
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