Comuni e Regione, vertice per salvare la tassa d’imbarco
Contro il "salva-Trapani" si punta a coinvolgere tutti i parlamentari del territorio. Si torna a chiedere a chi finiranno i 10 milioni di euro previsti dalla norma di legge, vista la genericità della definizione
Regione e Comuni si muovono insieme per chiedere chiarezza sulla tassa d’imbarco scomparsa per colpa della norma "salva-Trapani": nella mattina di mercoledì a Milano si sono ritrovati i sindaci della zona aeroportuale, gli assessori regionali Raffaele Cattaneo (infrastrutture), Daniele Belotti (territorio), Colucci (parchi e verde), nonché i consiglieri regionali Luciana Ruffinelli, Alessandro Alfieri e Stefano Tosi, i rappresentanti del Parco del Ticino, di Sea, Enac e della Provincia di Varese (assessore al territorio Piero Galparoli).
Un incontro per fare il punto e per decidere una strategia per il prossimo mese, che è decisivo prima dell’entrata in vigore del provvedimento. «Da parte della Regione – racconta il sindaco di Ferno Mauro Cerutti – abbiamo trovato un appoggio, sia con la mozione votata in consiglio regionale, sia per volontà della giunta. Formigoni informerà i parlamentari per chiedere un intervento e anche per pensare ad una revisione della tassa d’imbarco per garantire risorse certe ai Comuni che offrono servizi all’aeroporto». Si spera di poter intervenire per salvare i trasferimenti del 2011, ma ci si prepara anche al peggio, cioè all’ipotesi che i Comuni – privati delle risorse dovute e già messe a bilancio – sforino il patto di stabilità: «Pensiamo di proporre forme legali che riconoscano la scomparsa della tassa ai fini del patto di stabilità, per la quota spettante ad ogni Comune» dice ancora Cerutti. Il rischio è che il 2011 pesi in futuro sulla possibilità di spesa dei Comuni (ricordiamo, non solo quelli di Malpensa, ma anche tutti gli altri in Italia, Fiumicino in testa).
La mobilitazione per la tassa d’imbarco è anche trasversale. Si muovono i consiglieri del centrodestra, ma anche quelli del centrosinistra, lo stesso Cerutti non è tenero verso chi ha – nelle file della maggioranza – ha fatto passare il "Salva-Trapani" («se è stato fatto volontariamente è una atto gravissimo»): si torna a chiedere a chi finiranno i 10 milioni di euro previsti dalla norma di legge, vista la genericità della definizione.
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