Maroni: «Manovra sufficiente? Sì ma manca l’Unione Europea»
Il Ministro dell'Interno è intervenuto all'inaugurazione della campionaria di Varese, ribadendo il suo no a un intervento sulle pensioni di anzianità e ha auspicato l'adozione degli Eurobond da parte della Ue
Il Ministro dell’Interno Roberto Maroni questa mattina, sabato 10 settembre, ha inaugurato la Fiera di Varese. Accompagnato dai rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, ha tagliato il nastro della nuova edizione della campionaria della sua città. Un’occasione in cui il ministro ha voluto parlare dell’attuale situazione del Paese e della manovra finanziaria che in questi giorni ha alzato polveroni a livello nazionale ma anche a livello locale, su comuni e provincie.
«Ho sentito tante critiche, sono legittime e comprensibili ma dall’altra parte ho sentito poche proposte – ha esordito il ministro -. Non fa piacere parlare di costi, sopratutto in settori come quello degli enti locali e delle economie. Abbiamo ridotto i tagli agli enti locali da 6 a 4 miliardi. Dipendesse da me ripartirei i due miliardi di minori tagli agli enti locali a partire dai Comuni, per poi distribuirli sugli altri livelli istituzionali».
Robero Maroni si chiede poi: «Sarà sufficente la manofra che è stata fatta? Io penso di sì, quello che manca è un ruolo più attivo dell’Unione Europoa » continua poi Maroni, spiegando di pensarla come il ministro dell’Economia Giulio Tremonti nell’adozione degli Eurobond, «L’Europa avrebbe e può dimostrare che c’è, non solo come somma di singoli stati. Invece pone vincoli e limitazioni, impedisce al governo e alle regioni di fare interventi a sostegno delle imprese per esempio, ma non interviene quando un paese è in difficoltà».
Torna poi a ribadire che «non c’è necessità» di fare il taglio delle pensioni di anzianità. «Abbiamo toccato tanti settori ma non quello dlele pensioni di anzianità. Rappresenta un costo stabile, in equilibrio sui conti pubblici ed è stato calcolato che nel 2060 l’Italia sarà l’unico paese ad avare una riduzione del rapporto tra spesa pensionistica e rapporto interno lordo».
Per quanto riguarda l’apparato pubblico ricorda che è stato fatto un taglio di 6 miliari, «una bella sfida» continua il ministro, «Mi toccherà riorganizzare tutta la struttura del ministero dell’interno sul territorio, con 110 provincie e oltre 8000 presidi tra pubblica sicurezza, vigili del fuoco. La sfida è quella di mantenere il controllo che c’è, riducendo i costi». Ma quesata monovra che poteva essere diversa? «Non lo so. Ci abbiamo lavorato e faticato molto. Siamo stati accusati di procedere a tentoni. D’altronde fare in 4 giorni una monovra di 90 mila miliardi delle vecchie lire non è stato uno scherzo».
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