“Mi manca sempre un poco per andare avanti”

Aldo Alberti: la forza della Pittura a 99 anni

Aldo Alberti non solo è il pittore più anziano ancora in attività, ma è un catalizzatore di energie e un concentrato di voglia di migliorarsi, infatti, uno dei suoi grandi rammarichi dopo aver realizzato un’opera viene riassunto in una frase che spesso ripete: “Mi manca sempre un poco per andare avanti”.
Nato a Busto Arsizio nel 1912, ha manifestato sin dalla più giovane età un grande interesse per il disegno e la pittura. Le sue capacità lo fanno notare dagli artisti della sua città natale che lo accolgono all’interno della loro cerchia. La possibilità di conversare con loro ed essere ospitato negli studi gli fornisce tutta l’istruzione che non ha ricevuto dall’Accademia, essendo autodidatta.
Chiamato a prestare il servizio militare nel 1935, parteciperà in modo attivo alla Seconda Guerra Mondiale e verrà anche fatto prigioniero di guerra in Germania. Questa sarà un’esperienza che lo segnerà nel profondo e che torna in ogni sua opera, nei colori scuri e nelle linee dure e forti. Tornato nel 1945 nella sua Busto Arsizio, si dedicherà a tempo pieno alla Pittura, a cui deve molto durante il periodo di prigionia, essendo stata l’unica ancora di salvezza per sopportare e sopravvivere a quell’esperienza così dura.
La sua formazione artistica si completa grazie agli amici Aldo Ruffinelli e Giovanni De Bernardi, che gli chiesero di essere loro compagno duranti i viaggi di lavoro. Ciò permise ad Aldo di vistare i maggiori musei europei e di fare conoscenza dei grandi maestri, dai quali si fece ispirare e apprese tecniche e forme.
La sua pittura è semplice, poco artefatta e molto sincera, espressione perfetta della personalità dell’artista. Aldo si propone con una semplicità disarmante, presentando la sua serie “I muri” non nasconde la quasi banalità dell’ispirazione per la realizzazione delle sue tele: “Cammino per strada, vedo un muro, mi restano impressi i colori, torno a casa e lo dipingo”. Con altrettanta semplicità parla della serie che più di tutte ama e lo rappresenta: “Le figure”. I suoi nudi femminili si stagliano con fragile ieraticità su sfondi scuri. Lo spazio vuoto e silenzioso rappresentato sulla tela viene riempito dalla curve arrotondate e dolci della figura femminile, pallida e misterioso che riempie la scena. Lo studio del nudo femminile è una costante, rappresenta quasi una ricerca ossessiva dell’interiorità e della Bellezza. Se a qualcuno venisse la curiosità di sapere perché tanti nudi e perché tanti ritratti di donna, per i quali usa sempre la stessa modella da 40 anni, non si aspetti risposte filosofiche o particolarmente profonde: mi piacciono tanto le donne!
A Borgo Ticino, SpazioArte ha realizzato una mostra di opere scelte di Aldo Alberti, che ripercorre una parte importante di una carriera che ha spaziato in numerosi ambiti molto diversi fra loro. Il lodevole lavoro realizzato da Alfredo Cardiron, Giorgio Cerutti e Luigi Giovanella, fondatori del progetto Spazio Arte, ha coinvolto anche lo stesso Aldo Alberti.
Per gli appassionati di arte o anche solo per chi ha la curiosità di conoscere Aldo Alberti attraverso le sue opere, l’occasione offertaci da Spazio Arte 2011 è un evento imperdibile per arricchirci di Arte che non sa ostentare ma regalare forte emozioni intimistiche.
 
Info mostra:
PERSONALE DI PITTURA DI ALDO ALBERTI
Dal 24 settembre al 9 ottobre 2011
 Sala Biblioteca Comunale
Via Gagnago 3
Borgo Ticino (NO)
Apertura: Sabato ore 17-19; Domenica ore 10-12 e 17-19
Per informazioni: 0321 90458

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2011
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