“Pagamenti fermi, perdiamo la faccia per colpa del governo”

Il sindaco del paese che ha più territorio occupato da Malpensa è sul piede di guerra per lo "scippo" della tassa d'imbarco. Finita tutta a sostegno dell'economia di Trapani danneggiata dalla guerra in Libia

Il sindaco di Ferno Mauro Cerutti si dice «inviperito» per la vicenda della tassa d’imbarco, che sta mettendo in difficoltà il suo Comune. «Il federalismo tanto decantato non esiste, ci hanno portato via quello che apparteneva a noi, una tassa che pagano i cittadini». Ora la speranza è di ottenere una revisione della norma salva-Trapani, che rischierebbe di privare gli altri Comuni aeroportuali italiani dei trasferimenti dovuti. «Lo Stato incassa 360 milioni di euro complessivi. I 10 milioni per Trapani Birgi potevano prenderli dalla loro parte, non dai nostri soldi: è stata una furbata».
Una furbata che rischia di costare cara, in particolare per quei Comuni (su tutti: Fiumicino e Ferno) che più incassavano dalla addizionale d’imbarco e che più spendono per i servizi in aeroporto. Ferno nel 2011 aveva messo a bilancio 308mila euro, una cifra per difetto, per prudenza. «Il trasferimento agisce sulle spese correnti, per i servizi: tutti i pagamenti sono fermi, stiamo perdendo la faccia per colpa del governo. Se usciremo dal patto di stabilità, mantenuto a fatica per anni, non faremo nessun sacrificio: è il governo che ci ha costretto a diventare inadempienti».

Anche perché in passato lo Stato garantiva i trasferimenti solo negli ultimi giorni dell’anno: «Tutte le erogazioni fatte dal 2004 al 2010 venivano pagate nel mese di dicembre: sembrava quasi fatto apposta, così entravano in avanzo di bilancio e non potevano essere spesi. Per questo ci siamo sempre mossi mettendoli a bilancio con una cifra ridotta, per prudenza» conclude il primo cittadino fernese. Ora la mozione del consiglio regionale è guardata con favore, così come l’attivismo dimostrato dai parlamentari del territorio a Roma. «La legge – ricorda Cerutti – entra in vigore entro 60 giorni dall’approvazione, da metà di agosto significa arrivare a metà ottobre: c’è il tempo per intervenire».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Settembre 2011
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