Sea, in vista della Borsa, vola in alto
Firmato un accordo di programma tra la società aeroportuale ed Enac. Sea potrà aumentare le tariffe alle compagnie di volo. Si potranno finanziare così nuove infrastrutture. Pisapia: "Una buona notizia, anche per la quotazione in borsa"
Sea firma il contratto di programma con Enac sulle nuove tariffe e va avanti verso la quotazione in borsa. Un appuntamento importante a cui hanno partecipato il presidente della Società Aeroporti Milanesi, Giuseppe Bonomi, il sindaco di Milano, Giuliano Piasapia e lassessore Bruno tabacci. Una firma che avrà effetti positivi sia per il valore economico di Sea, che potrà così proseguire nell’attività di potenziamento delle infrastrutture aeroportuali, che per il comune di Milano che intempo di crisi potrà avere anche vantaggi economici dai maggiori introiti dell’aeroporto. Quanto agli sviluppi del mercato, «puntiamo alla quotazione in borsa per fine ottobre» ha spiegato il presidente della Società Aeroporti Milanesi, Giuseppe Bonomi.
La firma dell’accordo con Enac consentirà al gestore aeroportuale di aumentare le tariffe pagate dalle compagnie aeree che «negli aeroporti italiani sono inferiori del 40% rispetto alla media Ue», ha spiegato Bonomi, che ha indicato la questione come «la ragione del gap infrastrutturale italiano». L’applicazione di nuove tariffe è funzionale infatti allo sviluppo autonomo di nuove infrastrutture: dal potenziamento dei Terminal passeggeri alla modernizzazione delle strutture tecniche aeroportuali, al prolungamento della ferrovia verso il T2 (che godrà anche di finanziamenti europei). E tra le opere indicate nella proposta di contratto di programma sottoposta ad Enac compariva anche la discussa espansione verso Sud dello scalo, con l’ampliamento del sedime necessario alla realizzazione della terza pista e del polo logistico che raddoppierebbe la cargo city. Tutte ipotesi che compaiono nel documento che Sea ha sottoposto ad Enac per ottenere la revisione delle tariffe.
La firma del contratto è stata commentata con durezza da Assaereo, sigla che riunisce alcuni vettori e che già a giugno si era espressa negativamente: si parla di «stupore e preoccupazione» per una «decisione inaccettabile sia nella forma che nella sostanza, in quanto la mancata concertazione rispetto ai necessari investimenti, alle regole tariffarie e alla qualità dei servizi resi sia ai vettori che ai loro clienti fa sì che uno strumento, anche di dialogo, concepito per pianificare al meglio lo sviluppo aeroportuale diventa un atto pressoché unilaterale di imposizione di regole non solo non condivise ma neppure adeguatamente discusse». Le compagnie (italiane) associate ad Assaereo fanno riferimento proprio alla terza pista a Malpensa, ricordando la contrarietà.
Giudizio positivo, invece, dalla Cgil, così come dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia (rappresentante dell’azionista di maggioranza di Sea, il Comune di Milano) che ha parlato dell’accordo come di «una buona notizia» e ha notato che «I dati positivi registrati da Sea» sono un elemento di speranza «in vista della quotazione della società in Borsa».
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