Tradate nelle tenebre, torce al posto dei lampioni

«Enel Sole ci lascia nelle tenebre e noi mettiamo delle torce vicino ai lampioni, come nel Medioevo». È la nuova provocazione del sindaco di Tradate, Stefano Candiani, nei confronti della società che gestisce l’illuminazione pubblica cittadina. Sono circa mille i punti di illuminazione in città gestiti da Enel Sole, ma sono anche decine le segnalazioni di lampioni non funzionanti che sono ferme sul tavolo della Polizia Locale.
Per contratto il comune non può intervenire: negli anni scorsi lo stesso Candiani, come intento provocatorio, aveva cambiato personalmente una delle lampadine di un lampione. Il risultato fu tanto clamore e una denuncia da parte della stessa Enel Sole verso il sindaco, perché solo i tecnici possono fare questi lavori.
«Ora non cambieremo le lampadine, ma visto che l’illuminazione pubblica deve essere garantita, lo faremo con il sistema medievale» spiega il primo cittadino che ha già recuperato alcune torce per effettuare le prime sostituzioni durante la settimana prossima. Intanto, dopo aver incontrato proprio i rappresentanti di Enel Sole nei giorni scorsi in Municipio, senza che fosse emerso nulla di particolare sulla situazione, Candiani ha scritto una nuova lettera alla società. «Enel Sole ci lascia al buio – spiega -, occorre sempre più definire la proprietà degli impianti. Il comune non si sottrae alla disponibilità a riqualificare il tutto. Oggi paghiamo la Enel a forfait, se poi ci sono delle luci spente che non funzionano il costo per la comunità è lo stesso, nonostante le numerose segnalazioni di guasti. Ci sentiamo presi in giro e vogliamo al più presto delle risposte. Chiediamo a Enel uno scatto di responsabilità. Finchè non succederà provvederemo a illuminare quelle zone dei lampioni guasti con delle torce».