“Troppi prof frontalieri”. La lega dei ticinesi torna all’attacco

Sarebbero in aumento le assunzioni di docenti stranieri nelle scuole pubbliche del Ticino. E il deputato Robbiani presenta una nuova interrogazione al Consiglio di Stato

interrogazione frontalieri docenti scuola È la scuola a fare da sfondo all’ultima puntata della protesta della lega dei ticinesi contro i lavoratori italiani impiegati nel vicino cantone. Troppi sarebbero, secondo il deputato Massimiliano Robbiani, gli insegnanti frontalieri in cattedra negli istituti svizzeri: "alla scuola del commercio di Bellinzona – questa la premessa del politico leghista – su quattro docenti di comunicazione assunti, ben tre sono frontalieri". Per il politico leghista è "scandaloso che in una scuola pubblica, pagata dai contribuenti ticinesi, si assumano docenti frontalieri". "La problematica – ovvero il fatto che nelle scuole ticinesi vengano assunti dei maestri italiani al posto degli svizzeri –  continua a peggiorare al posto di migliorare nelle scuole pubbliche del Cantone Ticino". La questione è finita anche al centro dell’ennesima interrogazione sul tema al Consiglio di Stato: "Corrisponde al vero – chiede Robbiani – che ben tre docenti di comunicazione su quattro, assunti alla commercio di Bellinzona, sono frontalieri? Se si, con quale criterio si è deciso questo? Non sono giunte richieste d’impiego da parte di docenti ticinesi? Attualmente nelle scuole pubbliche del canton ticino quanti docenti frontalieri ci sono? In che istituti pubblici esercitano? Dall’anno scolastico 2010-2011 all’anno 2011-2012 quanto è stato l’aumento in numero e in percentuale dei docenti frontalieri paragonato a quelli ticinesi? Il Capo Dipartimento responsabile intende valutare seriamente la situazione, per quanto riguarda l’assunzione di docenti frontalieri, o la problematica a Lui non interessa minimamente?"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Settembre 2011
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