Un viaggio nella storia di Marnate e Nizzolina

Si inaugura venerdì 7 ottobre nella Sala del Consiglio la mostra che ripercorre otto secoli di vita della cittadina della Valle Olona e della sua attuale frazione

Marnate e Nizzolina, compagne inseparabili ma solo da un secolo e mezzo. Fu un Regio Decreto di Vittorio Emanuele II, nel 1866, a unire le due cittadine in un solo Comune; prima di allora la storia dei due centri abitati si era sviluppata in modo parallelo ma separato, come quella di tante altre località della zona. E’ solo una delle tante scoperte che si potranno fare visitando la mostra "Marnate Nizzolina – Tracce nella storia", che sarà inaugurata venerdì 7 ottobre alle 21 presso la Sala del Consiglio di Marnate e resterà accessibile gratuitamente tutti i giorni fino a lunedì 7 novembre. L’esposizione, organizzata dalla Pro Loco di Marnate con il patrocinio del Comune di Marnate, della Provincia di Varese e della Regione Lombardia, e con il contributo di Fondazione del Varesotto e Siemens Vai Metals Techonologies, ripercorre la storia di Marnate e Nizzolina attraverso i documenti conservati nell’archivio parrocchiale e comunale, mettendo in evidenza tra l’altro il fatto che l’attuale frazione facesse parte in precedenza, con Castegnate, del feudo i cui proprietari erano rappresentati dalla famiglia Daverio.

Tanti i reperti storici in mostra, tra cui anche la lapide di Aebertus datata 1074, che rappresenta il più antico reperto riportante il toponimo di Marnate. La lapide marmorea costituisce il testamento del cavaliere Aebertus che lasciava in eredità alla Chiesa S. Nazario alla Pietrasanta di Milano alcuni terreni siti a Marnate, Gorla Minore, Abbiate e Castegnate.La lapide è ora conservata presso il Castello Sforzesco di Milano, dopo che la chiesa S. Nazario alla Pietrasanta è stata demolita per consentire la realizzazione di via Meravigli e via Dante a Milano.
Oltre alla lapide verranno esposti i reperti romani della necropoli rinvenuta a Marnate negli anni Settanta e sarà possibile visionare il decreto del 1715, in cui l’Imperatore Carlo VI nomina Giò Battista Daverio a Marchese di Castegnate e Nizzolina. Il percorso si conclude con il Regio Decreto del 1866 che diede origine all’attuale territorio.

Ad arricchire l’esposizione una serie di applicazioni multimediali: i visitatori potranno assistere a un video in cui si dà voce al cavaliere Aebertus che legge le sue ultime volontà, oppure inserire il proprio nome e cognome per ricevere un diploma di nomina a Marchese di Castegnate e Nizzolina, ispirato all’originale del 1715, per rivestire in prima persona il ruolo dei feudatari… Sarà possibile inoltre effettuare visite guidate o consultare la brochure fotografica, illustrativa del percorso museale e ricca di curiosità sul territorio di Marnate.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Settembre 2011
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