Una folla commossa al funerale di Stefano Pini

Masnago si è fermata per l'ultimo saluto al 32enne morto in Croazia a causa di un virus. Chiesa piena per assistere alla cerimonia officiata da monsignor Stucchi

Una folla di persone, composta e sobria come avevano chiesto i parenti, ha salutato per l’ultima volta Stefano Pini, il giovane varesino che un virus subdolo e tremendo ha ucciso mentre si trovava in vacanza sulle coste della Croazia. Una morte tanto improvvisa quanto dolorosa, che ha segnato le migliaia di persone che conoscevano Stefano, noto per l’impegno negli ambienti dell’oratorio di Masnago ma anche nel mondo del basket, sua grande passione da sempre. E così il funerale, officiato dal vescovo di Varese, monsignor Luigi Stucchi, e concelebrato da una decina di sacerdoti, è stata l’occasione per un ultimo saluto intenso e toccante, accompagnato dalle note dei canti di Taizé che avevano già caratterizzato una delle veglie di preghiera dei giorni scorsi.
Le parole di San Paolo sulla carità e quelle del Vangelo di Luca («Non sia turbato il vostro cuore») hanno introdotto l’omelia di monsignor Stucchi, che si è rivolto direttamente a Stefano. Un modo per ricordare che «In questi giorni, l’eco di quanto hai vissuto è giunta in questa città, che grazie a te ha ritrovato una rete di rapporti umani veri, sorprendenti. Ci lasci il tuo spessore di umanità che ci invita a vivere nell’amore: la morte non distrugge ciò che è bene».

E la testimonianza di quanto Stefano è stata figura di riferimento per tanti mondi è arrivata anche dalla preghiera dei fedeli, quando sono stati letti i pensieri e i ricordi degli amici lontani di questo giovane, che si stava preparando al matrimonio con la sua fidanzata Martina. Messaggi giunti dalla Lituania, dalla Gran Bretagna, pure da quella Croazia dove Stefano ha vissuto gli ultimi giorni felici e dove poi ha lottato vanamente contro il virus. Una malattia maledetta, contro cui da oggi ci saranno avversari in più: gli amici e i familiari di Stefano, che in occasione del funerale hanno raccolto fondi per combattere questo genere di mali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Settembre 2011
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