“Asl, la situazione non è poi così drammatica”
Dura presa di posizione di Unione Italiana dopo la denuncia del consigliere comunale Pozzi sulla situazione in cui si trovano gli stabili dell'azienda
I 15 minuti di celebrità del Consigliere Pozzi. Leggo con stupore quanto pubblicato oggi da “La Provincia” e da “La Prealpina” e già anticipato da VareseNews: “ASL in condizioni pietose, interveniamo subito”. Un intervento “a gamba tesa” dove il consigliere Pozzi, in veste di novello inviato di “Striscia la Notizia”, incita i cittadini ad arrabbiarsi e e ad indignarsi per il servizio offerto dal distretto sanitario saronnese. Al di là dello scenario apocalittico descritto (ma chi frequenta la ASL sa bene che la situazione non è certo così drammatica, anche se oggettivamente di una struttura inadeguata), mi chiedo: ma il consigliere Pozzi dove ha vissuto negli ultimi vent’anni? Innanzitutto, è giusto chiarire come stanno veramente le cose: l’immobile di via Manzoni, dove attualmente ha sede il distretto sanitario, è di proprietà del Comune di Saronno ed è soggetto a vincoli in quanto edificio storico.
Come noto, entro la fine del 2014, l’ASL si trasferirà in via Fiume (immobile dell’ex Dispensario), quindi nelle casse del comune verranno meno anche gli introiti derivanti dall’affitto della struttura. Personalmente, durante le mie “visite” al distretto sanitario, non ho mai riscontrato le situazioni descritte da Pozzi: più probabilmente, ciò che ha visto è riconducibile a eventi particolari accaduto in questi giorni. E poi, il consigliere Pozzi si è forse informato in merito? Sa qual è la situazione negli altri periodi dell’anno o ha semplicemente preso carta e penna sull’onda emozionale del momento? Non mi pare infatti abbia una visione corretta della situazione, si è limitato a gettare benzina su un fuoco che non c’è, enfatizzando oltremodo una situazione di momentanea criticità, dovuta ad evento straordinario, che è il rilascio di tesserini di esenzione dal ticket a migliaia di cittadini del distretto, non risolvibili con due panchine poste nel cortile antistante. Ma quello che stupisce ancora di più è che la solerte Valeria Valioni, assessore alla partita, si sia altrettanto indignata, magari vergognandosi anche lei di essere italiana, e sia corsa a comunicare l’invivibilità e l’inciviltà della sede del distretto alla direzione generale di Varese.
Tutto senza neppure andare a controllare di persona, ma semplicemente per “sentito dire”! Ritengo che il consigliere Pozzi abbia operato come qualche altro consigliere di opposizione, correndo ad urlare ai giornali lo scandalo che non esiste. Ma gli ricordo che lui fa parte del gruppo di maggioranza… Avrebbe dovuto informarsi meglio ed evitare di denigrare il buon lavoro svolto degli addetti e dai responsabili, che nonostante – questo è vero – si trovino in una struttura adattata e non pensata a quello scopo, operano con invidiabile senso del dovere. Ma soprattutto mi rivolgo all’assessore Valioni, che peraltro s’indigna per un articolo di un quotidiano che stava indagando su come fosse gestito il “problema profughi”: l’ ASL Distretto di socio sanitario di Saronno è una struttura dell’ASL di Varese che eroga servizi sanitari e socio sanitari a livello comprensoriale per i Comuni di Caronno Pertusella, Cislago, Gerenzano, Origgio, Saronno, Uboldo; “il problema” legato ad un motivo contingente, andrebbe gestito insieme ai comuni il rilascio di tesserini di esenzione dal ticket a migliaia di cittadini del comprensorio, che ne fanno parte….sta operando in merito?
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