Il sindacato di polizia: “Meno parate e più uomini”

Un Doblò per venti cani e numerosi agenti che deve fare la spola tra Malpensa e le zone “calde” in cui serve il loro impiego. Un commissariato, quello di Busto, che attende una nuova sede da vent’anni e dove per 100 mila abitanti viaggia una sola volante.
Questi, tra i tanti, i paradossi raccontati da Paolo Macchi, segretario generale della provincia di Varese per il Siulp, il primo sindacato di polizia italiano oggi a congresso. Cariche riconfermate – “squadra che vince non si cambia” – ma soprattutto la lettura di una relazione, un documento politico, che suona come la denuncia, la fotografia di un sistema fatto di uomini capaci, ma con risorse troppo scarse.
«La prima parte della giornata, al mattino, è stata dedicata alla lettura dei documenti congressuali – ha spiegato il segretario Paolo Macchi – . Nella mia relazione ho sottolineato due punti essenziali. In primo luogo occorre una razionalizzazione dei presidi. Vuol dire che ha poco senso avere migliaia di caserme dei Carabinieri sparse sul territorio e con un organico bassissimo, quando potremmo unire le forze di polizia e garantire l’effettivo livello di operatività, magari in strutture idonee. Poi la questione delle risorse. Non chiediamo, si badi bene, il rinnovo del contratto, né un euro in più. Chiediamo piuttosto che si investa in risorse per l’organico e per migliorare il servizio».
In che modo? «Siamo stufi di assistere a parate e allo sfrecciare delle Frecce Tricolori – conclude Macchi (nella foto) – . Quelle risorse vengano girate per le forze dell’ordine sul territorio».

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti sempre nella sede di Villa recalcati: riconfermati i vertici e il direttivo del Siulp Varese: Segretario Generale Provinciale Paolo Macchi (Polstrada Busto A.-Olgiate); Segreteria Provinciale Maria Ferla (Polaria Malpensa); Segreteria Provinciale Roberto Morelli (Polaria Malpensa); Segreteria Provinciale Vincenzo Giordano (Questura); Segreteria Provinciale Prospero Romano (Settore Luino).