«Nella Lega non ci sarà nessuna lista di epurati»

Il cerchio magico e la capacità di Bossi di gestire il partito: "La successione non è necessaria, il capo ha in mano tutto". Il futuro della Lega e i retroscena del congresso. Il segretario Maurilio Canton: “Io? Militante bossiano, ultrà della curva nord”

canton aperturaLa diretta con Maurilio Canton, neo segretario provinciale della Lega si apre con una news dell’ultim’ora: la lettera che Attilio Fontana, sindaco di Varese ha inviato alla redazione di Varesenews e indirizzata allo stesso segretario per chiedere conto di una ipotetica lista di proscrizione per amministratori “non allineati”. Perché questa lettera? Perché Fontana è stato inserito nella “black-list” di epurati – amministratori e militanti?
Risponde subito Canton, che smentisce: «Tutto ciò che ho scoperto anche io stamattina su alcuni organi di stampa, risponde al falso. Falsa la lista falso lo scontro. Smentisco la notizia. Ad Attilio, che è un mio carissimo amico dico con tutta la serenità del caso che non esiste alcuna lista. E’ il mio sindaco di riferimento per tutti noi e per Varese. Tutte balle e bugie».
Ma il senso della lettera rimane – ha rilanciato Roberto Rotondo, giornalista di Varesenews che ha intervistato il segretario Canton in diretta – nelle missiva Fontana dice esplicitamente che ha parlato al telefono con Roberto Maroni, il quale è «offeso dal fatto di non essere stato inserito al numero 1 della lista». 

Cosa farà di fronte a questo clima?
«Non vi saranno epurazioni di nessun tipo».
Niente spargimenti di sangue nella Lega, insomma, rincalza Rotondo. «Nessuna – risponde Canton. Ho parlato coi militanti, mi sono confrontato, mi sembra chiaro a tutti come stiano le cose nella Lega ora: il mio compito è funzionale a lavorare coi militanti. Il nostro obiettivo rimane conquistare un voto in più. Il nemico non è chi sta nella nostre sezioni, ma chi va in quelle degli altri partiti».

Lei è stato acclamato domenica al congresso: avrebbe vinto lo stesso anche con una votazione? Canton sorride e risponde: «Certo che avrei vinto».maurilio canton
E le dichiarazioni sulle armi? Sul fatto che sarebbe pronto ad imbracciare le armi? «Io sono un militante tra militanti. Parlare di armi è un modo più semplicistico per gonfiare giornalisticamente ciò che non c’è. Di sicuro le nostre armi più importanti sono quelle del voto»
C’è in vista un commissariamento di Giancarlo Giorgetti alla segreteria della Lombardia? «Non lo so. Si tratta di aspetti che riguardano il nazionale – risponde il segretario. Io mi preoccupo della provincia di Varese dell’attività dei miei militanti».
Canton candidato bossiano: come è andato l’incontro con Bossi? «Forse il Senatùr è stato colpito dal suo “manuale della militanza” (alcune fotocopie realizzate dallo stesso Canton che spiegano agli amministratori locali leghisti come preparare mozioni, interrogazioni, delibere ecc nda)? «E’ la nostra scuola quadri: io chiedo di essere giudicato sul lavoro che vado a fare, e quindi immagino che questa “scuola quadri” sia piaciuta in modo particolare al segretario federale».
Lei è stato presentato come candidato del cerchio magico: ma cos’è questo cerchio magico? Che ruolo ha la famiglia di Bossi nella Lega? «Bisogna che tutti sappiano cosa significhi la signora Manuela Marrone Bossi nella Lega Nord. La lega è nata con Bossi, ma è altrettanto vero che senza Manuela non avremmo avuto tutta la spinta che abbiamo avuto adesso. Parlare della famiglia Bossi nella militanza è un non senso. Bossi non ha la necessità di prendere ordini da nessuno: io di fronte a questa ipotesi dico: non scherziamo. Bossi è il capo e le decisioni le prede per il bene della Lega nord. Io sono un bossiano ultrà della curva nord».
Terra Insubre viene considerata dal Consiglio Federale della Lega incompatibile con la Lega Nord. Come farete a districare questo nodo? «Nessun nodo da districare. Far parte di un’associazione culturale che ha un’accezione etnico politico è diverso di far parte della Lega Nord».
Perché Terra Insubre è incompatibile? «Va chiesto al Consiglio Federale. Mi sono fatto un’idea, ma non spetta a me dare giudizi»
maurilio cantonAlcuni militanti della base sono insoddisfatti dell’azione di governo. Che ne pensa? «Penso sia opportuno dare il tempo al federalismo di entrare in funzione».
Partito a Bossi, partito a Maroni, alcuni parlano in questi termini del futuro della Lega nord. «Prima di tutto è prematuro parlare di successione di Bossi, che è in grado di gestire il partito. Porsi oggi il dubbio di una strategia della successione è del tutto inutile. Parlare di questo è una perdita di tempo».
Ci sono spaccature nel movimento? «Nessuna spaccatura, forse la spaccatura è nella testa di qualcuno. I nostri amministratori sono, prima di essere sindaci, militanti. Il mio lavoro sarà indirizzato ad ogni singolo militante».
Qual è l’augurio che le ha fatto più piacere? «È stato quello di Bossi, quando è venuto alla segreteria provinciale, martedì mattina. Mi ha augurato una cosa banalissima, mi ha detto che ho una strada da seguire, di proseguire senza indugi».
Contatti con altri big della Lega? «A Varese ho sentito quasi tutti, ma ho il vizio padano di lavorare e quindi non riesco a far collimare i tempi per incontrare i big della Lega»
La Padania e Radio Padania hanno seguito poco il congresso di Varese: come mai? «Dovete chiederlo ai direttori di quei media. Questo congresso è stato caricato di valori che non ha: non ha valenze a livello nazionale».canton redazione varesenews
Maroni ha detto: “Diamo credito a Canton vediamo cosa saprà fare”.
«Lo apprezzo molto»
Ci stupisce che gli amministratori, Fontana in primis, che hanno espresso dissenso, mandino un messaggio pubblico. Non è il segno che risente di una frizione dei colonnelli della Lega? Non è tutta colpa dei giornalisti nel raccontare questo…«Tutta no, ma del 99 per cento si….Ha scelto una forma pubblica che rispetto. Il sindaco di Varese che è sovresposto da ogni punto di vista interviene anche con messaggi pubblici. Va bene. Per me le forme di comunicazione sono tutte rispettose. Attilio Fontana non è inserito nella lista, Maroni non è inserito nella lista. Non c’è la lista».
Perché la chiamano il tagliagole?
«Bisogna chiederlo a chi ha inventato questo nomignolo»

L’intervista è stata realizzata da Roberto Rotondo con la collaborazione tecnica di Manuel Sgarella (nella foto qui sopra, in redazione col direttore di Varesenews Marco Giovannelli).

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Pubblicato il 14 Ottobre 2011
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