Telemedicina trasfrontaliera: la sperimentazione coinvolge Varese
In un workshop a cui ha preso parte l'assessore regioonale Bresciani è sttao presentato il progetto che coinvolge otto ospedali di sette stati europei
ALIAS (Alpine Hospitals Networking for Improved to Telemedicine Service), la rete di ospedali alpini che unisce 7 regioni europee, ha avviato oggi il suo test sul campo.
In un workshop presso l’ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, affiancato dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Walter Bergamaschi, ha illustrato i risultati raggiunti dall’avvio del programma di cooperazione, nel 2009, e presentato la sperimentazione sul campo per l’erogazione di servizi di teleconsulto e di condivisione di informazioni cliniche.
Il progetto, del costo di 2,7 milioni di euro e cofinanziato dal Programma Spazio Alpino, consente di rendere la sanità di alto livello anche nelle zone più impervie. ALIAS si propone di realizzare una grande rete telematica in cui, attraverso una comune piattaforma tecnologica e gli strumenti della telemedicina, vengano condivise le competenze dei diversi presidi e del personale medico, garantendo lo scambio delle informazioni sanitarie e migliorando così la capacità di diagnosi e cura per i pazienti. In parole più semplici, grazie ad Alias, per gli 80 milioni di persone che vivono nell’area interessata dal progetto, sarà possibile effettuare degli esami in un ospedale, ottenendo il referto o un consulto sui risultati in un altro, più specializzato, grazie alla condivisione delle informazioni mediche e sanitarie al fine di aumentare la qualità delle cure, soprattutto negli ospedali più piccoli o vantaggiati da un punto di vista logistico come quelli montani.
«Nei prossimi dodici mesi – ha spiegato l’assessore Bresciani – 8 ospedali sperimenteranno una più stretta collaborazione nel campo dei servizi di telemedicina e teleconsulto ».
Gli ospedali di Varese (Lombardia), Tolmezzo (Friuli), Grenoble (Francia), Villach (Austria), Ginevra (Svizzera), Izola e Golnick (Slovenia) e Garmisch-Partenkirchen (Germania) saranno gli elementi della rete ospedaliera che testeranno operativamente il progetto.
«Con ALIAS – ha aggiunto l’assessore – accettiamo la grande sfida di condividere competenze e lavorare in team con medici di altre regioni e promuoviamo una rete transfontaliera a supporto della telemedicina e dell’accesso alle informazioni sanitarie determinando vantaggi sulla qualità, l’appropriatezza e la sicurezza delle prestazioni. Grazie a questo progetto mettiamo le basi per affrontare, con costi più sostenibili e maggiori certezze cliniche, la crescente popolazione di malati cronici o polipatologici. E lo facciamo in una logica di rete che mette in circolo, tra diverse regioni, il know how medico e universitario e creando le condizioni per sostenere ricerca e mondo accademico con benefici per il cittadino».
La sperimentazione sarà il test finale del progetto la cui chiusura è prevista per ottobre 2012.
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